Avrebbe dovuto dirigere il film di It, prima di lasciarlo per le più classiche “divergenze creative” e ora Cary Fukunaga prepara un nuovo progetto. Il regista di Beasts of No Nation e della prima stagione di True Detective è in trattative per dirigere Shockwave, storia vera ispirata all'atomica di Hiroshima e distribuita dalla Universal Pictures.
Alla base del film c'è il libro “Shockwave: Countdown to Hiroshima” di Stephen Walker, che ricostruisce meticolosamente le tre settimane precedenti al fatidico 6 agosto 1945, che devastò la città giapponese e che portò, insieme all'analogo attacco su Nagasaki, alla fine della Seconda Guerra Mondiale e all'inizio della paranoia dell'era atomica. Un racconto che parte dai test atomici nel deserto del New Mexico e arriva fino all'esplosione e alle sue conseguenze – 66.000 morti, 69.000 feriti, palazzi inceneriti dalla tempesta di fuoco. L'onda d'urto di quella detonazione si avverte ancora oggi, da qui il titolo del libro e del film.
Il film sarà prodotto da Working Title Films. Per Fukunaga sarà l'occasione di tornare a raccontare la guerra da un punto di vista inedito: la guerra operata a distanza, affidata alla tecnologia e per questo ancora più devastante.
Fonte: Deadline
Alla base del film c'è il libro “Shockwave: Countdown to Hiroshima” di Stephen Walker, che ricostruisce meticolosamente le tre settimane precedenti al fatidico 6 agosto 1945, che devastò la città giapponese e che portò, insieme all'analogo attacco su Nagasaki, alla fine della Seconda Guerra Mondiale e all'inizio della paranoia dell'era atomica. Un racconto che parte dai test atomici nel deserto del New Mexico e arriva fino all'esplosione e alle sue conseguenze – 66.000 morti, 69.000 feriti, palazzi inceneriti dalla tempesta di fuoco. L'onda d'urto di quella detonazione si avverte ancora oggi, da qui il titolo del libro e del film.
Il film sarà prodotto da Working Title Films. Per Fukunaga sarà l'occasione di tornare a raccontare la guerra da un punto di vista inedito: la guerra operata a distanza, affidata alla tecnologia e per questo ancora più devastante.
Fonte: Deadline