È uno dei cult più bizzarri degli anni '90 e oggi compie vent'anni. Sex Crimes – Giochi pericolosi, titolo italiano di un film che in originale si chiama Wild Things, usciva in USA il 20 marzo 1998 e vedeva Matt Dillon impegnato in una scena di sesso a tre con Neve Campbell e Denise Richards, Kevin Bacon nel ruolo di uno sbirro risoluto e persino Bill Murray in quello di un avvocato un po' losco. Alla regia, John McNaughton, autore di Henry - Pioggia di sangue.
Ma, soprattutto, sfoggia un'escalation di colpi di scena e ribaltamenti della trama da Guinness dei primati, al punto da lasciare confusi gli spettatori in sala, giunti prevalentemente per la promessa delle scene di sesso con protagoniste due sex symbol dell'epoca. Il risultato è un film decisamente folle, non classicamente “bello”, ma che si è meritato lo status di cult. Ecco cinque ragioni per rivedere oggi Sex Crimes, magari con un po' di birre a portata di mano.
Il sesso. Diciamoci la verità: l'attrattiva per i maschietti è principalmente questa. C'è una scena a tre fra Matt Dillon, Neve Campbell e Denise Richards e una tra queste ultime due. Certo, alle spettatrici non dispiacerà neppure il Matt Dillon del 1998, ma è innegabile che questo film puntasse principalmente a un pubblico di uomini.
I colpi di scena. Neppure Shyamalan o la saga di Saw avrebbero potuto mirare a tanto. L'escalation di colpi di scena finali di Sex Crimes è qualcosa di talmente assurdo da diventare arte. Vi strapperà qualche sorriso oggi, ma già allora solamente uno stupido avrebbe potuto pensare che fosse da prendere sul serio, talmente è esagerata fino all'estremo.
Kevin Bacon. Diciamoci un'altra verità: Kevin Bacon è SEMPRE un'ottima ragione per vedere un film. Il Kevin Bacon di fine anni '90, poi, era praticamente immortale. Oltretutto qui fa un poliziotto testardo e un po' inquietante diciassette anni prima di Cop Car.
Neve Campbell e Denise Richards. Nel 1998 era da poco uscito Scream e Neve Campbell era all'inizio del suo relativamente breve momento di gloria hollywoodiana. Era anche la perfetta incarnazione della ragazza della porta accanto, e vederla qui con il rossetto scuro e il fascino proibito della ragazzaccia era qualcosa di scioccante. Accanto a lei c'era Denise Richards, bellissima, una dea del sesso per la generazione X. Loro sono il magnete che ancora oggi fa di Sex Crimes una calamita.
Il fattore nostalgia. Beh, non c'è niente di meglio che ritrovarsi con un po' di amici con qualche ruga in più e la voglia di riscoprire qualche classico anni '90. Sex Crimes lo è senza dubbio e dice molto degli anni '90. È un concentrato dei gusti e dei vezzi di un'era, perché uscito verso la fine della stessa. Un'epoca di thriller a sfondo sexy dotati di uno strano umorismo, che non si ripeterà più.
