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Roman Polanski non sara' a Locarno

Il regista francese cede ad alcune pressioni e si scusa…

Emmanuelle Seigner intervista Roman Polanski Festival di Venezia 2012

Emmanuelle Seigner intervista Roman Polanski Festival di Venezia 2012

12.08.2014 - Autore: Mattia Pasquini
"Figura tra le più influenti della storia del cinema", "un maestro": cosi' definiva Roman Polanski il comunicato del del 67° Festival del film Locarno bell'annunciare la sua partecipazione all'edizione 2014 (in corso dal 6 al 16 agosto) e la sua "scelta - nelle parole del direttore artistico Carlo Chatrian - di sostenere il percorso formativo che il Festival ha intrapreso". E invece, purtroppo "uno dei momenti più emozionanti delle ultime edizioni" non avra' luogo. Il tanto atteso regista, attore, produttore e scrittore ha appena annunciato che non sara' a Locarno.

"Cari amici, mi dispiace dovervi comunicare che dopo aver constatato che la mia apparizione al Festival di Locarno avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni, ho deciso a malincuore di rinunciare a parteciparvi.  Mi rattrista sinceramente deludere le vostre aspettative. Roman Polanski". Queste le poche parole con cui il cineasta ha reso pubblica la sua decisione, e i motivi alla base della stessa.

Motivi che - pur non entrando nel merito - hanno indignato lo stesso Chatrian, che si e' sentito in dovere di dare una sua risposta dal sito ufficiale della manifestazione al messaggio e alle "persone contrarie" citate dall'artista. "Dopo vari giorni di pioggia, oggi a Locarno splende il sole, ma per me è la giornata più scura da quando mi è stato chiesto di dirigere il Festival. La decisione di Roman Polanski di rinunciare al mio invito mi rattrista enormemente. Oggi sono triste perché il pubblico del Festival del film Locarno sarà privato dell’incontro con uno straordinario artista, che aveva abbracciato la nostra proposta di tenere un'unica grande lezione di cinema. Sono triste perché il pubblico della Piazza Grande non potrà salutare un maestro del cinema. Sono triste perché quell’idea di Festival come luogo di incontro e di discussione subisce oggi un duro contraccolpo. Ho il massimo rispetto per la libertà di espressione di ognuno e mi sono dato l’obbligo di ascoltare ogni critica con la giusta attenzione. Ritengo però che questa volta, alcune posizioni abbiano oltrepassato il limite e, attraverso la violenza verbale e la manipolazione della realtà, siano diventate un inaccettabile attacco alla dignità della persona. Capisco e rispetto la decisione di Roman Polanski. Spero davvero che quest’occasione di accrescimento mancata non suoni come una vittoria di chi intende imbrigliare il Festival ma diventi una piattaforma per rilanciarlo come spazio di libertà e luogo di accoglienza".

Un "giorno triste", ancora di piu' perche' determinato da ingerenze inaccettabili per una istituzione come quella del Festival di Locarno e per il rispetto della sua storia e del suo pubblico. Che per fortuna potra' continuare a sentire aleggiare la sua presenza, dopo le dichiarazioni d'amore di Mia Farrow (incontrata al Festival) e la possibilita' di ciascuno di godere della splendida Venere in pelliccia, prova piu' recente della coppia Roman Polanski/Emmanuelle Seigner e splendida ciliegina sulla torta della carriera del "cineasta avverso a ogni dogmatismo" che ci piace ricordare con una top 5 di qualche tempo fa


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