“Non ce n'è un altro in programma. Non ci sono piani per un quarto Iron Man” - Così Robert Downey Jr. ha smentito ogni voce sul ritorno di Tony Stark in un nuovo film tutto suo.
Lo ha detto ai microfoni di Variety in occasione dell'apertura al Festival di Toronto con il drammatico The Judge, film che non lo vede nei panni di un supereroe, bensì in quelli di un avvocato costretto a mettere da parte i rancori con il padre per difenderlo in aula di tribunale dopo che quello viene accusato dell'omicidio della moglie (qui la recensione in anteprima).
Sebbene al momento confermi che non tornerà in Iron Man 4, Downey ha già ripreso il ruolo di Stark nell'imminente sequel Avengers: Age of Ultron (nei cinema in primavera) e ha comunque firmato per un terzo episodio dei Vendicatori previsto per il 2018 (quando avrà 53 anni). Dopodiché basta con i supereroi, o almeno questo è il piano: il contratto firmato con la Marvel finisce qui, a meno che lo Studio non proverà ad alzare la posta in gioco e offrirgli un'ingaggio più alto. L'altra soluzione per i realizzatori è trovare qualcun altro che raccolga l'eredità di Stark, sebbene Downey freni anche qui: “Mi piace l'idea di certo, ma dipende da me. Sono io il casting director della Marvel”. Problemi analoghi - legati ad attori con contratti in scadenza, o ormai troppo "grandi" per interpretare i ruoli degli iconici supereroi - colpiranno prima o poi tutte le produzioni Marvel: ad esempio si pensa già a un rimpiazzo per Chris Evans nel futuro di Captain America.
I tre film della serie Iron Man hanno rilanciato la carriera di Downey, incassando nel mondo oltre 2 miliardi di dollari.
