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Quel treno per Yuma

Discreto successo al botteghino USA per 3.10 to Yuma: grazie a Russell Crowe e Christian Bale il western torna in gran forma sullo schermo. Sugli schermi italiani dal 19 ottobre

3:10 To Yuma

03.10.2007 - Autore: Pierpaolo Festa
Quest’anno tutto ciò che il contadino Christian Bale dovrà fare sarà scortare il fuorilegge Russell Crowe fino alla stazione e metterlo sul treno delle 3.10 per Yuma dove lo attende il tribunale.
Si tratterà soltanto di un paio di isolati, ma una strada molto ardua da percorrere dal momento che i tetti saranno pieni di cecchini e ogni angolo sarà sorvegliato dalla banda del criminale.

Il film è il remake di Quel treno per Yuma (1957), tratto da un racconto breve di Elmore Leonard e interpretato da Van Heflin e Glen Ford,  uno dei western più epici della storia del cinema.
Da una parte c’è un contadino che affoga nei debiti e che può permettersi a malapena di sfamare la sua famiglia; dall’altra uno spietato ladro e assassino amato dalla sua posse, che sarà capace di mostrare il suo lato da gentiluomo.
Quando Ben Wade sarà catturato, a Dan Evans verrà offerta una ricompensa di 200 dollari per tenere il criminale sotto sorveglianza e scortarlo al treno.
Presto non si tratterà più di una questione di soldi ma, nella sana tradizione western, d’onore e rispetto: Evans, infatti, vorrà dimostrare di essere un uomo agli occhi della sua famiglia, una cosa che il criminale Wade vedrà con ammirazione.

Se avete visto il film del ‘57 sapete che nulla andrà per il verso giusto, ma aspettatevi comunque tante sorprese e novità.
Questa nuova versione, che dura circa trenta minuti in più dell’originale, rincara la dose di emozioni: conosceremo meglio il figlio di Evans, il giovane William, un ragazzino che seguirà il padre in questa missione mettendosi in serio pericolo.
Dietro la macchina da presa c’è James Mangold che, dopo aver fatto di Stallone un vero attore in Copland e aver trasformato Joaquin Phoenix nel miglior Johnny Cash che lo schermo potesse accogliere, è diventato uno dei nuovi registi hollywoodiani da tenere d’occhio.

Sebbene 3.10 to Yuma sia l’ennesimo remake che il cinema made in USA ci propina, fate attenzione: si tratta di una produzione coi fiocchi, a partire dalla scelta azzeccata del cast.
Il buono è Christian Bale, attore che presto ritroveremo col mantello da pipistrello e che, nel giro di pochi anni, è riuscito mettere a segno un ruolo più interessante dell’altro; al suo fianco Russell Crowe, cattivo con un’anima e con senso dell’onore.  Dopo il passo falso di Un’ottima annata, l’attore neozelandese torna ai ruoli più stimolanti e capaci di rimanere impressi nella mente del pubblico.

Negli ultimi vent’anni abbiamo assistito al rantolo della morte del genere western: ci ha pensato Clint Eastwood a chiuderlo nel 1992 con l’amaro Gli spietati, che è stato definito l’ultimo western.
Il più recente tentativo di riportare a galla il genere è stato fatto nel 2003 da Kevin Costner che ha diretto Terra di confine, bellissima pellicola passata inosservata ed interpretata da un Robert Duvall in una delle prove migliori della sua carriera.

Questa volta Hollywood punta su due star amate dai giovani e sulla cresta dell’onda: dopo che Tom Cruise e Eric Bana hanno rifiutato, Mangold ha scelto Crowe e Bale, coppia che è stata acclamata da tutti i giornalisti d’oltreoceano.
Uscito la scorsa settimana negli USA, il film è ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: il famoso giornalista Roger Ebert gli ha attribuito quattro stelle, esaltando la qualità degli attori che trainano il film.
Altri, invece, hanno sottolineato il gran lavoro di Mangold, regista che “dirige con tale energia e passione come se non sapesse che questa storia è già stata portata sullo schermo”.

Riuscirà 3.10 to Yuma a sfondare anche nel nostro continente e rilanciare un genere dato per morto e sepolto? Forse sì, forse è il momento che Hollywood faccia col western quello che è stato fatto col musical, ovvero farlo risorgere.

Il treno per Yuma passerà sugli schermi italiani il 19 ottobre prossimo, vi consigliamo di prenderlo al volo.
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