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Prime recensioni di Midnight Special: il regista di Take Shelter tra Spielberg e Carpenter

Un po' Starman, un po' E.T. e un po' Incontri ravvicinati del terzo tipo, il nuovo film di Jeff Nichols è un thriller sovrannaturale che omaggia gli anni '80

Midnight Special

15.02.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Jeff Nichols ha elaborato molto il tema della famiglia nei suoi film, in particolar modo Take Shelter e Mud. Ora torna ancora una volta su questi percorsi con un film di fantascienza, Midnight Special, che conta nel cast Adam Driver, Kirsten Dunst e Joel Edgerton, e vede Michael Shannon nei panni di un padre che, scoperto che il figlio è dotato di poteri speciali, decide di fuggire con lui dalle autorità governative. Il film cita apertamente i classici road movie e film fantastici che autori come Steven Spielberg e John Carpenter realizzavano negli anni '80. Adoperando una fotografia molto simile (di Adam Stone) e una colonna sonora di synth (di David Wingo), Nichols si muove a metà strada tra Starman e Incontri ravvicinati del terzo tipo. Ma Midnight Special, presentato al Festival di Berlino, non ha convinto tutti.

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“Il quarto film di Nicholas, notevolmente controllato eppure enormemente immaginifico, trase la sua energia da un gruppo di personaggi che rimangono fedeli alle proprie convinzioni, anche se molto di quello che credono resta avvolto nel mistero per buona parte del viaggio”, scrive Peter Debruge su Variety. Questa tendenza a non rivelare molto, lasciando al pubblico il compito di interpretare le immagini, da alcuni non è vista di buon occhio. “I problemi di Midnight Special sembrano legati esclusivamente al montaggio di Nichols – afferma Rory O'Connor di The Film Stage – Il regista ha dichiarato che questo approccio è stata la 'culminazione di un esperimento inteso a rimuovere informazioni il più possibile, quasi fino al punto di danneggiare la storia'. Il risultato suggerisce che potrebbe aver superato quel confine”. “Purtroppo – aggiunge Benjamin Lee di The Guardian – la magia spielberghiana che Nichols vorrebbe tanto disperatamente ricreare è quasi del tutto assente dal prodotto finale e, senza di essa, il film risulta privo di vita”.

Molto più positivo David Rooney di The Hollywood Reporter: “C'è un riferimento esplicito, in particolare, a Starman di John Carpenter”, ma “questo thriller sovrannaturale ricco di suspense e recitato splendidamente è anche molto in linea con le tematiche e lo stile generale del cinema di Nichols”, specialmente Take Shelter. “E, come quel film, è costruito attorno alla formidabile performance di Michael Shannon”. Jessica Kiang di The Playlist è d'accordo: “Nel collaboratore Michael Shannon, ancora una volta Nichols trova il perfetto motore per mandare avanti questa snella storia”, un film “controllato con grande maestria” che “si dipana con una linearità inarrestabile”.