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Pride and Glory: la parola al regista

Figlio di poliziotto, Gavin O'Connor ha cercato in tutti i modi di proteggere questo suo nuovo film dalle grinfie degli Studios. Ecco cosa ci ha raccontato...

O'Connor Pride

28.10.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Realizzato nel 2006, “Pride and Glory” ha dovuto aspettare tanto prima di vedere la luce. In origine sarebbe dovuto uscire lo scorso inverno, ma alla fine fu battuto sul tempo da “I padroni della notte”, anche quello un noir di poliziotti. Ne abbiamo parlato col regista Gavin O’Connor:

Signor O’Connor, ci racconti della sua voglia di realizzare questo film…
Mio padre era un detective di New York e io sono cresciuto in questo mondo. Questa storia è una celebrazione dei poliziotti onesti, proprio come mio padre, a cui dedico il film. Volevo esplorare lidea di quell’impenetrabile codice d’onore che esiste tra i poliziotti, ma anche il modo in cui le parole Orgoglio e Gloria possono essere utilizzate per ingannare un buon poliziotto e spingerlo a compiere atti non giusti.

Come mai è stato così difficile far sì che il film vedesse la luce?

Questo non è proprio un film che si fa tutti i giorni ad Hollywood. Quello che ho fatto è stato impegnarmi a scrivere una storia stilisticamente solida e cercare di reclutare i migliori attori sulla piazza.

Come ha lavorato con una star del calibro di Colin Farrell?
Vedete, forse Colin può sembrare una superstar davanti alle telecamere dei media, ma per me, la prima volta che ci siamo incontrati, era un uomo pronto a mettersi in gioco per dare al ruolo il meglio di sé. Abbiamo girato questo film perfino nei weekend e abbiamo lavorato tanto. È stata un’ottima collaborazione.

Nel film assistiamo a questo confronto generazionale tra Edward Norton e Jon Voight…
È questa è proprio la spina dorsale del film: l’unica maniera di sopravvivere al caos è la verità. Uno rappresenta la verità. L’altro è, invece, più legato alle istituzioni.

Parliamo di Edward Norton. Su di lui si raccontano le storie più bizzarre. C’è chi dice che sia davvero invadente quando realizza un film. Queste storie sono tornate a circolare, specialmente dopo “L’Incredibile Hulk”…
Anche io ho sentito queste storie. E oggi vorrei chiarire una cosa: “Ed Norton è davvero un rompiballe”… ma non nel senso che molti credono! Edward ha firmato per questo progetto quattro anni fa. Tutto il suo impegno viene dal suo cuore e dalla voglia di dare il massimo per il progetto. Ci siamo rispettati molto, e siamo impazziti a vicenda. Semplicemente a lui importa tanto della qualità del film. Non lo fa per un assegno, ma per metterci un po’ delle sue idee e della sua intelligenza nel fim.
 

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