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Oscar: le previsioni di Film.it

Dopo le quote dei bookmaker, vi proponiamo le nostre previsioni sulla notte degli Oscar: "Il discorso del Re" spazzolerà tutto, o ci sarà posto per gli altri?

Oscar 2011

27.02.2011 - Autore: Marco Triolo
Prima di cominciare, ripassate le nomination agli Oscar 2011.

La notte degli Oscar è l'evento più atteso dell'anno nel mondo del cinema
: per quanto spesso cinefili e critici tendano a ridimensionare l'importanza di questi premi, è indubbio che il fascino emanato da questa parata di star e da una celebrazione vecchia quasi di un secolo che omaggia la Mecca del cinema, Hollywood, non possa che incantare tutti, chi più chi meno. Come ogni anno, la gente mormora, ci si chiede chi vincerà, se ci sarà un film che farà incetta di premi e quali saranno le grandi delusioni e gli esclusi che avrebbero meritato. Dopo avervi presentato le quote dei bookmaker, ecco dunque le nostre previsioni e speranze per le categorie principali degli Academy Awards.

Colin Firth ne Il discorso del Re

Miglior film
Fino a poco tempo fa, “The Social Network” di David Fincher sembrava il candidato numero uno, ma poi è arrivato “Il discorso del Re”. Senza sbilanciarci sul suo valore, il film di Tom Hooper presenta una serie di elementi accattivanti – una storia leggera, ma che tocca un tema come l'handicap, un bel gruppo di attori – che potrebbero far presa sull'Academy e portarlo al trionfo. Se vincesse qui, “Il discorso del Re” potrebbe godere di un effetto domino nelle altre categorie. Noi però speriamo per “The Social Network”, senza dubbio il miglior film americano dell'anno.

Miglior regia
Come detto sopra, nel caso di vittoria come miglior film, “Il discorso del Re” potrebbe regalare la statuetta al regista Tom Hooper. Gli sfidanti più competitivi sono David Fincher (“The Social Network”) e Joel e Ethan Coen (“Il grinta”). Noi scommettiamo che a portarsi a casa il premio almeno in questa categoria sarà David Fincher.

Miglior sceneggiatura originale
The Fighter” sfiderà sicuramente “Il discorso del Re”, ed entrambi hanno ottime probabilità di vittoria. Noi propendiamo per il film di David O. Russell, anche se ci piacerebbe che vincesse l'ottima commedia indie “I ragazzi stanno bene”. “Inception”, visivamente incredibile, peccava proprio nel reparto scrittura, dunque è praticamente escluso.

Jesse Eisenberg in The Social Network

Miglior sceneggiatura non originale
La nostra puntata e i nostri auguri vanno ad Aaron Sorkin per “The Social Network”, un film che gode di una scrittura brillante e oscura allo stesso tempo. I contendenti principali? “Un gelido inverno” (vincitore al Sundance e a Torino) e “Il grinta”, perché i Coen sanno sempre cosa vuol dire scrivere. Anche “127 Ore” non ci dispiacerebbe, visto che sarà ignorato nelle restanti categorie.

Miglior attore protagonista
Colin Firth, senza alcun dubbio. Ha stregato la critica internazionale, vinto ai BAFTA, ai Golden Globes e agli SGA Awards. Detto questo, e consapevoli che non accadrà mai, ci piacerebbe vedere James Franco ritirare il premio, per la sua straordinaria performance in “127 Ore”. Ma non succederà neanche in un milione di anni.

Miglior attrice protagonista
Anche qui, pochissimi dubbi: Natalie Portman. Ci è piaciuta ne “Il cigno nero”, perciò parteggiamo per lei. Bravissime anche Jennifer Lawrence in “Un gelido inverno” (ma per lei c'è tempo...) e Annette Bening ne “I ragazzi stanno bene”.

Melissa Leo, star di The Fighter

Miglior attore non protagonista
Sulla statuetta c'è scritto il nome di Christian Bale (“The Fighter”), anche se subito di fianco c'è scarabocchiato quello di Geoffrey Rush (“Il discorso del Re”). Chi piacerebbe a noi? Mark Ruffalo per “I ragazzi stanno bene”.

Miglior attrice non protagonista
La nostra scelta cade su Jacki Weaver, raggelante matrona in “Animal Kingdom”. Ma le candidate più probabili sono Hailee Steinfeld (“Il grinta”) e Melissa Leo (“The Fighter”), già vincitrice del Golden Globe. E poi c'è Amy Adams, collega della Leo in “The Fighter”... Secondo noi la spunterà Melissa Leo.

Miglior film straniero
Biutiful” è il titolo più papabile, visto che Inarritu non ha mai vinto un Oscar coi suoi film americani, e Javier Bardem sarà con ogni probabilità ignorato nella categoria miglior attore. Certo è che a noi piacerebbe vincesse “In un mondo migliore” di Susanne Bier, un film potente e lirico.

I personaggi di Toy Story 3

Miglior film d'animazione
Chi ha detto “Toy Story 3”? Dopo “Alla ricerca di Nemo”, “Gli Incredibili”, “Ratatouille”, “Wall-E” e “Up”, la Pixar sembra abbonata agli Oscar. Però quest'anno c'è “L'illusionista” di Sylvain Chomet, bellissimo. Noi speriamo in quest'ultimo, per amore di varietà.

Per quanto riguarda le restanti categorie, pensiamo, anzi preghiamo, che “Inception” vinca almeno per gli effetti speciali, meritevoli, e si consoli anche con le categorie tecniche, Sound Mixing e Sound Editing. E magari ha qualche chance la colonna sonora di Hans Zimmer, anche se qui l'avversario si chiama(no) Trent Reznor (e Atticus Ross), per lo score elettronico di “The Social Network”. Da menzionare anche Banksy, il writer inglese che probabilmente vincerà per il miglior documentario (“Exit Through the Gift Shop”) e pare abbia già iniziato la sua campagna graffittara per auto-promuoversi. Come sempre, la bellezza di queste previsioni è che potrebbero essere tutte sbagliate: la verità andrà in scena questa domenica, 27 febbraio.