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Noah: Aronofsky contro Paramount per il final cut?

Le proiezioni test bocciano il kolossal con Russell Crowe

Noah - Russell Crowe

16.10.2013 - Autore: Marco Triolo
Gira voce che ci siano dei problemi sull'Arca di Noè. A quanto afferma The Hollywood Reporter, Darren Aronofsky e Paramount sarebbero in competizione riguardo il final cut di Noah, l'epica avventura biblica diretta dal regista de Il cigno nero e interpretata da Russell Crowe, Emma Watson, Anthony Hopkins e Jennifer Connelly.

Dopo una serie di proiezioni test a pubblici selezionati, con risultati preoccupanti, lo Studio starebbe cercando di togliere al regista il final cut, per salvare il salvabile. Pare ci siano stati tre test screening finora: uno a New York per un pubblico prevalentemente ebraico, uno in Arizona per i cristiani e uno ad Orange County, in California, per un pubblico generalista. Tutte e tre avrebbero generato reazioni preoccupanti: “Darren non è fatto per i film da Studio – afferma una spia di THR legata alla produzione - È molto sprezzante, non gli interessa l'opinione della Paramount”. Che, da parte sua, invece sta tentando di contenere le fughe di notizie allarmanti: il vice-presidente dello Studio Rob Moore dice infatti che il film sta attraversando “un normale processo di anteprima” e che il risultato sarà “una versione del film che Darren supervisionerà”. Moore aggiunge che Paramount sapeva benissimo quanto sarebbe stato complessa la post-produzione del film, un periodo lungo che avrebbe dato il tempo per un sacco di proiezioni test. Stando al vice-presidente, Aronofsky vorrebbe “un certo livello di indipendenza” ma “vuole anche un film di successo”. “Arriveremo a un ottimo punto di incontro e ci arriveremo con Darren”.

Nel frattempo, però, le voci di un disastro annunciato si stanno spargendo a macchia d'olio. Mark Joseph, esperto di marketing cinematografico, sostiene che Noah sia “l'esempio di un regista che non ascolta i consigli preoccupati di chi teme che si stia allontanando troppo dal testo biblico. Il regista deve servire lo Studio e il pubblico, non partire per la tangente andando contro le aspettative del pubblico target, almeno se lo scopo è quello di distribuire il film”. Se a questo aggiungiamo che il film ha oltrepassato il budget previsto di 125 milioni di dollari (Paramount dividerà i costi con New Regency) e che Aronofsky stesso ha definito gli effetti speciali – necessari per creare al computer tutti gli animali, che saranno leggermente diversi rispetto alle loro controparti reali – i più complicati mai renderizzati dalla Industrial Light & Magic, gli elementi per un colossale flop ci sono tutti.

Ma, al di là di tutto, le opinioni del marketing e di piccoli gruppi target contano poco nel quadro d'insieme: è possibile che Noah sarà una sorpresa e che le enormi dimensioni del progetto attirino un pubblico sempre più bisognoso di visual complessi, come il successo di Gravity ha da poco provato. È vero che il precedente kolossal di Aronofsky, L'albero della vita, è stato un flop (15 milioni di dollari incassati nel mondo), ma questo non prova necessariamente l'inadeguatezza del regista in ambito blockbuster.