No Direction Home

Bob Dylan, al secolo Robert Zimmermann, é considerato una leggenda vivente. L’artista che ha segnato profondamente la storia del rock, compositore, musicista, cantante vincitore di diversi Grammy, attore, poeta, regista cinematografico, scrittore e autore di colonne sonore fregiate dall’Oscar, ha una complessa e variegata carriera alle spalle. La sua storia privata e artistica non è cosa da poter essere raccontata con semplicità.

Al di là delle tante biografie autorizzate e non, il regista Martin Scorsese ha voluto dare il suo personale contributo con un film-documentario, della durata di tre ore e mezza, che racconta gli esordi del cantante. Presentato lo scorso settembre 2005 al Toronto Film Festival, No Direction Home: Bob Dylan sarà proposto in prima visione assoluta in Italia da Jimmy (SKY canale 140).

L’appuntamento è per giovedi 29 dicembre alle ore 21 e, in replica, venerdi 30 alle 23.25 e sabato 31 alle 10.45. Scorsese, per mantenere il dovuto distacco, ha dichiarato di aver scelto di girare No Direction Home senza tenere alcun contatto con Bob Dylan.  Piuttosto, ha preferito usare interviste con amici e persone a lui vicine, come Allen Ginsberg, Joan Baez e Pete Seeger.

Gli anni raccontati da Scorsese sono quelli del primo album, intitolato semplicemente “Bob Dylan” (1961), seguito dal grande successo del ’63,  “The Freelwheelin’ Bob Dylan”,  poi da “The Times They Are A-Changin” e da “Another Side of Bob Dylan” (entrambi usciti nel 1964), fino a “Blonde on Blonde” del ’66. Il documentario include materiale musicale inedito, tratto dai concerti tenuti nelle edizioni del ’63 e del ’64 del Festival Folk di Newport e, in particolare, delle sequenze ricavate dai tour in Inghilterra, tenuti tra il ’65 e il ’66.

Quest’ultime sono tratte dal prezioso materiale girato in quell’occasione dal regista musicale Pennebaker che le aveva usate per i documentari Don’t Look Back e Eat the Document. Sono forse le immagini più interessanti di No Direction Home, immagini in cui si vede un giovane Dylan suonare un’inedita  versione rock di Like a Rolling Stone con il gruppo The Band al Free Trade Hall di Manchester, . Un brano che interrompe, almeno momentaneamente, il linguaggio folk dell’artista.

Bob Dylan, superati i 60 anni e assai meno schivo di un tempo, continua a girare il mondo portando le sue ballate in tour. Di recente ha presentato il primo volume di Chronicles, l’autobiografia di cui sono stati annunciati più capitoli. Inoltre, anche quest’anno il suo nome è circolato per l’assegnazione del premio Nobel. Nel frattempo Todd Haynes, il regista di Velvet Goldmine, sta ultimando un film sulla sua vita, dal titolo I’m not There: Suppositions On a Film Concerning Dylan. Protagonisti della pellicola Christian Bale e Cate Blanchett.