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Nel fantastico mondo di Robert Rodriguez

Il regista di Sin City e socio di Quentin Tarantino, abbandona temporaneamente il sangue per dedicarsi alle immaginazioni dei bambini. Shorts è un trionfo di divertimento, colori e magia: dal 21 agosto nei cinema.

Shorts

13.08.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Possiamo chiamarla “tradizione”. Dopo aver fatto il pieno di sangue e violenza, con pellicole come Desperado, Sin City o Planet Terror, a Robert Rodriguez piace rilassarsi e scaricare la tensione realizzando film visionari per i più piccoli. È successo con la serie Spy Kids e con Le avventure di Shark Boy e Lava Girl e adesso accade di nuovo con Shorts.

Il film è ambientato in una cittadina in cui tutte la case sembrano uguali e tutti quanti lavorano per la Black Box, ovvero la più grande azienda di comunicazione e tecnologia del Paese. Il nostro eroe questa volta non è il fotografo disoccupato capace di scalare i grattacieli con le sue ragnatele e nemmeno il miliardario col senso di colpa che se ne va in giro volando con la sua armatura. Rodriguez ci presenta l’11enne Toe Thompson, il cui unico desiderio è quello di conoscere nuovi amici. Un giorno una strana pietra colorata come l’arcobaleno gli piove dal cielo: non ci metterà tanto per capire che quell’oggetto è capace di esaudire qualunque tipo di desiderio.

Ed è qui che l’entusiasmo più fantasioso di Rodriguez si scatena: finché sono i bambini ad esprimere desideri, il vicinato si riempire navi spaziali, coccodrilli giganti e puro caos. Ma i veri problemi cominciano quando sono i grandi a mettere le mani su quella pietra. Toccherà a Toe e ai suoi amici salvare la città da sé stessa, e capire che ciò che si desidera, alcune volte, è bene che non accada.