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Mr. Holmes e gli altri: gli Sherlock più celebri di cinema e TV

Arriva in sala il film con Ian McKellen nei panni del celebre detective, ma molte star hanno vestito la sua storica mantellina

20.11.2015 - Autore: Mattia Pasquini (nexta)
Creato nel 1887 da Sir Arthur Conan Doyle, Sherlock Holmes ha finalmente compiuto 93 anni. Ed arriva sullo schermo interpretato da Sir Ian McKellen. Nel film Mr. Holmes - Il mistero del caso irrisolto lo troviamo al termine della sua vita, divorato dagli anni e dai rimorsi, pronto a mettere in crisi la logica che lo ha reso famoso. E che in genere gli ha permesso di risolvere i dilemmi più intricati sulla carta, a teatro, al cinema e in televisione.



È proprio sugli schermi - grandi e piccoli - che il detective più celebre della storiaha dato il meglio di sé, grazie anche a una serie di interpreti di grande livello che ne hanno vestito i panni. Stelle di ogni età che vale la pena ricordare…


A partire da Sherlok, la serie tv che ha rilanciato alla grande il personaggio grazie alla fama di Benedict Cumberbatch e Martin Freeman (nei panni del Dottor Watson). Un duo che sta facendo le fortune della BBC da un paio di anni e che, in attesa di una nuova stagione delle avventure ambientate in un contesto contemporaneo, ha già promesso uno special 'in costume' per l'anno prossimo.


Subito dopo, inevitabilmente, impossibile non citare i protagonisti dei due film più recenti: Sherlock Holmes e Sherlock Holmes - Gioco di ombre. Loro sono Robert Downey Jr. e Jude Law - che dovremmo vedere presto nel previsto ulteriore sequel - sicuramente due tra i Holmes & Watson più sexy, dinamici e 'action' della storia.


Probabilmente l'Holmes più celebre è però quello di Basil Rathbone, che insieme a Nigel Bruce diede vita a una serie di quattordici film tra il 1939 e il 1946, durante la Seconda Guerra Mondiale. Un tocco di humor in più di quanto l'epoca prevedesse non impedì che questa versione diventasse una pietra miliare e il nostro Basil lo stereotipo dello Sherlock per anni (oltre a ispirare le avventure dell'investigatopo della Disney).


Passando da un eccesso all'altro, oltre all'Holmes (quasi) centenario gli schermi ci hanno restituito una versione giovane dello stesso. Quello di Piramide di paura interpretato da Nicholas Rowe nel 1985 per Steven Spielberg. I suoi primi anni, il suo primo caso, il primo incontro con John Watson. Impossibile da non considerare in questo regesto antologico (al pari del giovane Holmes interpretato da Guy Henry solo tre anni dopo per la ITV)...


Lo è stato solo per un film (Sherlock Holmes: soluzione settepercento, del 1976), ma lo Sherlock di Nicol Williamson resta una variazione interessante sul tema. Grazie a un taglio meno razionale del solito, determinato dalla scelta di rendere il detective un individuo non del tutto stabile e leggermente disturbato. Oltre dal fatto di affiancargli un Sigmund Freud interpretato da Alan Arkin (per tacere del Moriarty di Lawrence Olivier).


Ed ecco che nel 1970, grazie a The Private Life of Sherlock Holmes, anche un grande regista come Billy Wilder scelse di confrontarsi con il mito ed entrare nella sua leggenda. E con un Holmes (impersonato da Robert Stephens) che ricorda proprio quello del film attualmente in sala, capace di innamorarsi - nonostante la sua dipendenza dalla cocaina e le accuse di omosessualità - e persino di sbagliare!


Vale la pena citare gli Holmes più o meno televisivi che raramente abbiamo potuto vedere, magari perché film tv o produzioni BBC mai arrivate da noi, ma che meritano di esser portate all'attenzione dei più, non fosse altro che per vedere nei celebri panni attori come Michael Caine (Senza indizio, del 1988, con Ben Kingsley come Watson), John Cleese (The Strange Case of the End of Civilization as We Know It, 1977) e Roger Moore (Sherlock Holmes in New York, 1976).


E perché no, considerata l'eccezionalità dei soggetti e il fatto che si siano prestati brevemente al ruolo, magari solo per singole ed episodiche produzioni televisive, anche Jonathan Pryce (Sherlock Holmes and the Baker Street Irregulars, BBC TV movie 2007), Rupert Everett (Sherlock Holmes ed il caso della calza di seta, BBC TV movie 2004), Charlton Heston (nella versione televisiva dello spettacolo teatrale The Crucifer of Blood, Broadway 1980) o il Jeremy Irons apparso nel 1991 in uno sketch del Saturday Night Live.


Ma le apparizioni di Sherlock Holmes sul piccolo schermo sono ben più di quelle cinematografiche, e in molti casi persino 'storiche'. Sia per l'importanza degli interpreti sia per l'emblematicità delle avventure raccontate. È il caso del Mastino dei Baskerville, del quale si ricordano due adattamenti in particolare, quello recente della miniserie BBC del 1982, per la presenza di Tom Baker (già tra i Doctor Who piu' amati, purtroppo molto autocritico sulla prova prestata), e quello della produzione - ancora BBC - del 1959, che poteva vantare il carismatico Peter Cushing nel ruolo del protagonista (con Christopher Lee per quello di Sir Henry Baskerville) e che resterà nella storia come il primo film del detective in Technicolor.


Discorso a parte per le oltre quaranta produzioni della serie della Granada TV, The Adventures of Sherlock Holmes, interpretate dall'inglese Jeremy Brett. L'impegno continuato tra il 1984 e il 1994 ne fa, ancora oggi, l'Holmes per antonomasia per molti degli appassionati del leggendario detective. Non a torto, visto che per molti i successivi trattamenti cinematografici e televisivi non furono più gli stessi dopo il suo. Affetto da disturbo bipolare (psicosi maniaco-depressiva), che lo fece ricoverare in una clinica psichiatrica nel 1986, questo diede alle sue prove una profondità tale e favorì una pressoché totale identificazione con il personaggio che finì purtroppo per farne una ossessione per lo stesso attore, scomparso nel 1995.