Sì alla rappresentazione di realtà transgender al cinema ma no al fatto che non vengano usati attori realmente transgender. É questa la protesta che viene dal web e riportata da Perez Hilton all’annuncio che per ben due film il cast non sarà composto da vere persone transgender.
Già Mark Ruffalo è stato a lungo contestato per aver scelto l’attore Matt Bomer per il suo Anything. E ancora la rete insorge per l’assenza di veri transgender nelle pellicole che trattano i tema. Succede di nuovo per il caso di (Re) Assignment di Walter Hill dove l’attrice Michelle Rodriguez ha il ruolo di un assassino che effettua un cambio di sesso per mano di un dottore.
Alla rete non è poi piaciuto il fatto che nella trama del film il personaggio della Rodriguez sia stato costretto a un cambio di sesso. E ancora, come nel caso di Anything il ruolo di transessuale è stato affidato a un’attrice o attore che non è realmente transessuale. A questo punto numerose accuse di transfobia sono piovute sul progetto. Il magazine Trans21 ha sollevato il problema del perché Hollywood non pensa a dei veri attori transessuali per ruoli di questo tipo.
Altrove ha invece dato più fastidio agli utenti che nel thriller che il passaggio di sesso e genere del protagonista sia stato trattato come una forzatura, quasi una punizione nel corso normale delle cose. Insomma Hollywood viene accusato di mostrarsi ancora poco aperto all’inclusione di attori transessuali nonostante i ruoli e le storie non manchino. Un esempio è il successo di Transparent, una serie di Amazon Studios che racconta il coming out di un uomo che in tarda età sceglie di dichiararsi transessuale. Anche lì l’attore scelto per la parte era Jeffrey Tambor, un cisessuale scelto per cambiare abiti e pensiero e calarsi nelle vesti di Maura Pfefferman.
Già Mark Ruffalo è stato a lungo contestato per aver scelto l’attore Matt Bomer per il suo Anything. E ancora la rete insorge per l’assenza di veri transgender nelle pellicole che trattano i tema. Succede di nuovo per il caso di (Re) Assignment di Walter Hill dove l’attrice Michelle Rodriguez ha il ruolo di un assassino che effettua un cambio di sesso per mano di un dottore.
Alla rete non è poi piaciuto il fatto che nella trama del film il personaggio della Rodriguez sia stato costretto a un cambio di sesso. E ancora, come nel caso di Anything il ruolo di transessuale è stato affidato a un’attrice o attore che non è realmente transessuale. A questo punto numerose accuse di transfobia sono piovute sul progetto. Il magazine Trans21 ha sollevato il problema del perché Hollywood non pensa a dei veri attori transessuali per ruoli di questo tipo.
Altrove ha invece dato più fastidio agli utenti che nel thriller che il passaggio di sesso e genere del protagonista sia stato trattato come una forzatura, quasi una punizione nel corso normale delle cose. Insomma Hollywood viene accusato di mostrarsi ancora poco aperto all’inclusione di attori transessuali nonostante i ruoli e le storie non manchino. Un esempio è il successo di Transparent, una serie di Amazon Studios che racconta il coming out di un uomo che in tarda età sceglie di dichiararsi transessuale. Anche lì l’attore scelto per la parte era Jeffrey Tambor, un cisessuale scelto per cambiare abiti e pensiero e calarsi nelle vesti di Maura Pfefferman.
