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Mel Gibson ricorda il suo scandalo: "Non sono antisemita"

L'attore e regista torna a parlare dell'evento che gli ha distrutto la carriera: "Un incidente dovuto a otto tequila"

Mel Gibson

Mel Gibson

28.10.2016 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Mel Gibson è tornato a parlare del suo arresto per guida in stato d'ebbrezza, l'evento che nel 2006 gli ha stroncato la carriera in seguito ad alcune affermazioni antisemite. Quella notte, infatti, dichiarò che "gli ebrei sono responsabili di tutte le guerre nel mondo". 

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Nel corso di un'intervista con Variety, Gibson ha affermato: "E' stato un incidente spiacevole. Ero ubriaco. E arrabbiato. Mi stavano arrestando. Sono stato filmato illegalmente da un poliziotto senza scrupoli che non è mai stato incriminato per quello che ha fatto. Quel video è stato reso pubblico dallo stesso poliziotto dietro compenso e dalla stampa. Non è giusto. Evidentemente, dato che si tratta di me, non posso permettermi di avere un esaurimento nervoso! Mai".
 
Il regista de La passione di Cristo e dell'imminente Hacksaw Ridge si è scusato in passato per il suo comportamento. Adesso afferma: "Sono passati dieci anni. Mi sento bene. Non bevo più. E tutta quella faccenda appartiene al passato. Ma gli altri ancora la menzionano (...) Non capisco perché dopo dieci anni sia ancora un problema. Di certo se fossi stato veramente quello che mi accusavano di essere, uno che in qualche modo odia tutti, ci sarebbero state delle vere prove, tipo azioni compiute da qualche parte. E queste non ci sono mai state". 

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L'attore e regista non si considera una persona piena d'odio: "Non ho mai discriminato nessuno. Né fatto niente che sottolinei quella reputazione. Tutto è successo per colpa di un episodio all'interno di una macchina della polizia dopo aver bevuto otto tequila doppie. Adesso tutto dipende da quell'episodio. Tutto il mio lavoro, tutti i miei principi, e tutto quello che ho nella mia vita. Non è giusto".
 
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