NOTIZIE

Mektoub, My Love: dal regista de La vita di Adele, “un film su destino e amore”

Abdellatif Kechiche presenta al Lido il suo nuovo film, una storia di crescita, sogni e ossessioni nella Francia degli anni '90

Mektoub, My Love

07.09.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Abdellatif Kechiche, il regista de La vita di Adele, approda al Lido per presentare il suo nuovo film, Mektoub, My Love: Canto Uno, una storia di crescita, sogni e ossessioni ambientata in una cittadina costiera francese nel corso di un'estate fatta di giornate in spiaggia e serate in discoteca. Un film che racconta tutto non raccontando niente. Il regista ha presentato il suo film davanti alla platea di giornalisti, spiegando il perché della scelta del titolo, dove la parola “Mektoub” sta per “destino”. 
 
Il mio film parla di destino, karma. Pone una domanda sul significato del destino. My Love... perché l'amore si associa sempre col destino, spesso scopriamo il destino nei rapporti amorosi. Canto uno perché ci saranno altri episodi. Per il momento ho girato le prime due parti e presto girerò la terza, spero dopo Venezia”.
 
Qualcuno lo accusa di aver rappresentato in maniera sessista il corpo femminile, per via dei numerosi dettagli del corpo delle protagoniste femminili, esibito molto più di quello degli uomini. “Non c'è niente di macho nel mio film, anzi, descrivo donne forti, potenti e coraggiose. L'impressione che ho davanti a corpo femminile, il senso di bellezza che mi suscita, mi spinge a voler comunicare con questo corpo”.
 
Il film è ambientato nel 1994. Perché questa scelta? “Gli anni '90 sono stati la fine del secolo precedente. In quell'epoca la gente viveva in modo più armonioso, prima che i tempi cambiassero a inizio secolo. Capire la fine di un secolo ci consente di capire i tempi in cui viviamo”.
 
Mektoub, My Love sarà distribuito in Italia da Vision Distribution.