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L'attore Peter Fonda nei guai dopo aver attaccato Trump su Twitter

“Dovrebbero mettere suo figlio in una gabbia con dei pedofili”. Ed è subito polemica

Boundaries

21.06.2018 - Autore: Marco Triolo
È l'ennesima conferma che gestire un profilo social non è una passeggiata. Peter Fonda si è recentemente scusato per un tweet “inappropriato” scritto come reazione alle immagini dei bambini separati dalle famiglie al confine con il Messico, parte della politica anti-immigrazione clandestina di Donald Trump.
 
Fonda, leggendaria star di Easy Rider, uno dei manifesti della controcultura del '68, ha scritto che gli Americani turbati da queste notizie avrebbero dovuto “strappare Barron Trump dalle braccia di sua madre e metterlo in una gabbia con dei pedofili”. Un tweet di cattivo gusto che ha scatenato immediatamente le ire dell'opinione pubblica e della madre di Barron, Melania Trump. Tramite una portavoce, la First Lady ha fatto sapere al Daily Mail che “il servizio segreto è stato allertato”. Il servizio segreto americano ha anche il compito di occuparsi delle potenziali minacce alla sicurezza della First Family.
 
Donald Trump Jr., da parte sua, ha reagito chiedendo conto a Sony Pictures, studio che ha in uscita un film interpretato da Fonda, Boundaries. “Mi chiedo se applicheranno a @iamfonda le stesse regole che hanno imposto a @therealroseanne”, ha twittato, riferendosi ovviamente al caso di Roseanne Barr, la cui serie Pappa e ciccia è stata chiusa in seguito a un tweet razzista. “Ho lo strano presentimento che non faranno niente”. E la risposta della Sony è prontamente arrivata: “I commenti di Peter Fonda sono ripugnanti, sconsiderati e pericolosi, e li condanniamo completamente. È importante notare che Mr. Fonda interpreta un piccolissimo ruolo nel film. Cancellare o alterare il film a questo punto andrebbe ingiustamente a penalizzare il lavoro della regista Shana Feste e dei molti attori, membri della troupe e altri talenti creativi che hanno lavorato così duramente al progetto. Distribuiremo il film come da programma questo weekend, in un'uscita limitata in cinque sale”.
 
Fonda, da parte sua, si è scusato pubblicamente. “Ho twittato qualcosa di estremamente inappropriato e volgare sul presidente e la sua famiglia, in risposta alle devastanti immagini che stavo vedendo in televisione”. “Come molti americani, sono sconvolto da ciò che sta accadendo a quei bambini separati dalle loro famiglie al confine, ma mi sono spinto troppo oltre. Ho sbagliato e non avrei dovuto farlo. Me ne sono pentito subito e mi scuso sinceramente con la famiglia per quello che ho detto e per la sofferenza che le mie parole hanno causato”.
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