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La 'semplicità' della bellezza

Diceva Wilde: "La bellezza è molto più del genio perché non ha bisogno di spiegazioni". A 51 anni la Pfeiffer, incarnato di porcellana e aria vulnerabile che la rende irresistibile, è la prova dell'aforisma. Il suo film, "Chéri", l'ennesima conferma.

Chéri - Locandina

27.08.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Il primo uomo che ha sedotto nella sua lunga carriera cinematografica è stato Al Pacino in “Scarface”, poi ne sono seguiti tanti altri da Daniel Day Lewis nello splendido “L’età dell’innocenza” di Martin Scorsese a John Malkovich in “Le relazioni pericolose” di Stephen Frears. E anche il regista non deve essere rimasto insensibile al fascino e alla classe di Michelle, dato che a vent’anni di distanza ha fortemente voluto lavorare nuovamente con lei nella sua ultima fatica “Chéri”, dal 28 agosto nei cinema. Michelle Pfeiffer è una donna che ti spiazza, fisico asciutto e tonico di un tempo, sorriso smagliante e sguardo che riesce a sedurre chiunque. Eppure è anche estremamente pratica, ha affermato di non essersi sottoposta a nessuna chirurgia plastica (ha dei geni che tutti noi le invidiamo), e di essersi assentata dal cinema per alcuni anni perché la sua famiglia viene prima di ogni cosa. Michelle è sposata dal 1993 con David E. Kelley, produttore tv e sceneggiatore, ideatore di serie come “Ally McBeal”. Insieme hanno due figli.

Michelle Pfeiffer

Due figli di cui il maggiore ha più o meno l’età di Chéri (Rupert Friend) protagonista del film di Frears tratto dall’omonimo romanzo di Colette. Chéri è un ragazzotto che vive le sue nottate parigine tra donnine e stravizi. La madre, Madame Peloux (Kathy Bates) non ne può più e decide di affidarlo all’amica Léa de Lonval (Pfeiffer) per ricondurlo sulla retta via e prepararlo a trovare moglie. Solo che mammina e l’amica sono due ex-cortigiane di alto bordo della Parigi della Bella Époque. Léa accetta l’incarico, ma tra i due, nonostante la grande differenza d’età, esplode l’amore. E sono guai.

Rupert Friend Michelle Pfeiffer Cheri

Al giorno d’oggi una donna più grande e un uomo più piccolo fa tendenza. Nel mondo dello spettacolo. Demi Moore, Madonna, Susan Sarandon…hanno tutte mariti e fidanzati che variano dai 15 ai 20anni di differenza. Ma anche nella vita reale le cose sono decisamente cambiate. Ne è convinta anche la Pfeiffer: “Ho accettato il ruolo, non solo perché mi dava la possibilità di lavorare di nuovo con Stephen ma perché Léa non è uno stereotipo. E’ una donna elegante, felice, intelligente e indipendente. E mentre lei è in un momento della vita in cui il suo splendore sta cominciando a tramontare, Chéri, sarà introdotto grazie alla sua esperienza nel mondo degli adulti. Imparano uno dall’altro. A rendergli la vita infernale sono gli altri, la società che giudica. Almeno sotto questo aspetto ci siamo evoluti con il passare del tempo”.

Michelle Pfeiffer Cheri

E come vive Michelle Pfeiffer l’invecchiare?
Invecchiare a Hollywood è difficile quanto invecchiare in qualunque altra parte del mondo. C’è troppa enfasi sulla mezza età delle donne. Quanto ai ruoli, stessa cosa. Provate a procurarvi un lavoro qualsiasi a cinquant’anni! Io cerco di non dare troppo peso al tempo che passa. Voglio essere in grado di accettare e celebrare quello che ho, dato che il destino non è stato avaro con me. Ho una famiglia che adoro, un lavoro che amo e sono ancora guardabile… Non posso proprio lamentarmi di nulla”.

Per saperne di più
Film.it al Festival di Berlino: La recensione di Chéri