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La produttrice di Air Force One a Donald Trump: “La smetta di usare la musica del film”

Il candidato repubblicano alla presidenza da mesi utilizza il tema del film composto da Jerry Goldsmith, senza aver pagato i diritti

Donald Trump

26.07.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Donald Trump è di nuovo ai ferri corti con l'industria musicale. Dopo che artisti come Rolling Stones, Neil Young, Adele, Aerosmith e R.E.M. hanno preteso che smettesse di utilizzare i loro brani in campagna elettorale, arriva il colpo di grazia dalla produttrice di Air Force One, Gail Katz, che ha scritto una lettera ai responsabili della campagna di Trump per chiedere che il tema del film, centrale a molte apparizioni del candidato repubblicano alla presidenza, non venga più utilizzato.

La colonna sonora del film è stata scritta da Jerry Goldsmith, uno dei più grandi e prolifici compositori di Hollywood (258 crediti a suo nome, da Il pianeta delle scimmie a Chinatown, da Alien ad Atto di forza, e un Oscar per Il presagio) che, stando alla Katz “sarebbe stato inorridito nel vedere la sua musica usata per vendere un prodotto che avrebbe fortemente detestato”. “Da quello che so sulle idee politiche di Jerry Goldsmith, non sarebbe stato per nulla contento di vedere Trump appropriarsi della sua arte per vendere la propria immagine”. “Goldsmith ha composto della musica per un presidente fittizio ed eroico, non per aiutare a creare una colonna sonora ipocrita per Trump”.

“La musica di Jerry è stata sequestrata in un maldestro tentativo di associare Trump con il film e il presidente nel film”, si legge nella lettera. “Come l'aereo in Air Force One, la musica è stata dirottata e la vogliamo indietro”. Trump, come fatto con i brani dei musicisti già citati, non ha mai pagato i diritti o chiesto il permesso per l'utilizzo della colonna sonora scritta da Goldsmith. Ciononostante, il candidato ha usato il tema per mesi, e il 20 luglio l'ha sfruttato trionfalmente per atterrare alla convention repubblicana di Cleveland in elicottero. I responsabili della campagna elettorale per ora non hanno risposto alle richieste.

Fonte: The Hollywood Reporter
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