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La presidente dell'Academy sullo scandalo di The Birth of a Nation: “Il film va visto”

Cheryl Boone Isaacs ha redarguito i membri dell'Academy che hanno dichiarato di non voler vedere il film di Nate Parker, regista processato per stupro nel 2001

The Birth of a Nation

26.08.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il caso di stupro in cui fu coinvolto nel 2001 Nate Parker, regista dell'imminente epopea sulla schiavitù The Birth of a Nation, ha gettato un'ombra sinistra sul futuro del film al box office e nella corsa agli Oscar, dove, sin dalla sua presentazione allo scorso Sundance (che ha vinto) era dato come uno dei favoriti. Diversi membri dell'Academy hanno ammesso che avranno difficoltà a vedere il film, o addirittura lo snobberanno del tutto, pregiudicando dunque eventuali votazioni sul film per gli Oscar 2017.

THE BIRTH OF A NATION E SETTE FILM TRAVOLTI DA SCANDALI.

Ma ora sull'argomento è intervenuta addirittura Cheryl Boone Isaacs, la neo-presidente dell'Academy, che ha difeso l'urgenza di vedere il film, al di là di qualsiasi sospetto sull'integrità del suo autore. Parlando al sito TMZ, la Boone Isaacs ha ammesso di non aver ancora visto il film: “So, però, in base alle conversazioni avvenute al Sundance, che è chiaramente un film che gli spettatori dovrebbero vedere”. E sulla presunta colpevolezza di Parker: “Quella è una questione, un suo problema personale. Il film è tutta un'altra questione. La cosa importante è che la gente vada a vederlo e lo apprezzi, ne sia colpita […] e giudichi il film”.

Nel 1999, Parker e il co-sceneggiatore del film Jean Celestin vennero accusati di violenza sessuale da una loro compagna di college. Parker fu assolto, Celestin condannato e assolto in secondo grado. Nel 2012, la presunta vittima si è tolta la vita per via della depressione dovuta all'incidente.

The Birth of a Nation racconta la vera storia di Nat Turner, reverendo che guidò una rivolta degli schiavi nell'America del 1831. Dopo due anni di #OscarsSoWhite, il film è stato visto come l'asso pigliatutto dei prossimi Oscar e, per quanto il caso in cui è coinvolto Parker, regista, sceneggiatore e interprete del film, sia effettivamente grave, il film è stato giudicato come uno dei migliori dell'anno e merita di essere visto.

Fonte: The Hollywood Reporter
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