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La fuga di Martha - La nostra recensione

Un'ipnotica Elizabeth Olsen guida un thriller psicologico efficiente ma a tratti freddo

La fuga di Martha - Elizabeth Olsen

25.05.2012 - Autore: Marco Triolo
Leggete la nostra intervista esclusiva a Elizabeth Olsen.

Una crisi di identità – da cui il titolo originale “Martha Marcy May Marlene” - è alla base di “La fuga di Martha”, film d'esordio di Sean Durkin che ci conduce in un viaggio nei meandri di una mente deviata. Quella, appunto, della protagonista Martha (Elizabeth Olsen), una ragazza con problemi di personalità grandi quanto i suoi occhioni da cerbiatta, che ispirano tenerezza ma nascondono un'indole imprevedibile e a volte incomprensibilmente violenta. Scomparsa da due anni senza traccia, Martha si rifà viva quando chiama in soccorso la sorella Lucy (Sarah Paulson). Cosa le è successo e perché è così traumatizzata?

La fuga di Martha recensione Elizabeth Olsen - Sarah Paulson ed Elizabeth Olsen

La risposta ci viene data attraverso una serie di flashback: la ragazza è stata per due anni ospite di una comune guidata dal subdolo ma carismatico Patrick (John Hawkes), sorta di novello Charles Manson che guida il gruppo con una gentilezza che maschera una malcelata violenza.

La fuga di Martha” conta su una messa in scena ineccepibile, fatta di lunghi silenzi, regia rigorosa, musiche minimaliste. Un crescendo di tensione che mantiene vigile l'attenzione dello spettatore nonostante la lentezza del ritmo. L'inquietudine non lascia mai spazio alla risoluzione: è impossibile capire le motivazioni di Martha, divisa tra il terrore muto che prova nei confronti di Patrick e l'ammirazione verso l'unico uomo che le abbia mai dato fiducia. Il finale lascia tutto in sospeso: starà al pubblico capire se Martha sia finalmente libera e proiettata verso il futuro, oppure se “qualcuno” le stia ancora dando la caccia.

La fuga di Martha recensione Elizabeth Olsen - Elizabeth Olsen e John Hawkes

Gli attori sono uno dei maggiori punti di forza della pellicola: da un lato ci sono Sarah Paulson e Hugh Dancy nei panni della coppia borghese che dovrebbe rappresentare la “normalità” ma alla fine risulta ipocrita e ingessata. Ma soprattutto, ci sono Elizabeth Olsen e John Hawkes, impegnati a rendere i propri personaggi ambigui, rivoltanti e affascinanti allo stesso tempo.

Peccato che, nonostante gli evidenti pregi, il film risulti a tratti freddo e distaccato, ben eseguito ma poco emozionante. Durkin resta comunque un regista da tenere d'occhio e la Olsen ha cancellato con poche mosse quel legame così ingombrante con le due gemelle di famiglia.

La fuga di Martha” è distribuito da 20th Century Fox. Qui potete vedere il trailer.

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