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Josephine de La Baume, Renaissance Girl

In Kiss of the Damned è una vampira che si fa incatenare al letto. Fuori dal set è anche popstar e modella. L'intervista esclusiva alla It-Girl francese

Josephine de La Baume

20.09.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Una bellissima donna nuda legata al letto con catene che le bloccano mani e piedi. Un uomo (con il volto di Milo Ventimiglia) la bacia sul petto. Più lei si eccita, più si trasforma in una creatura assetata di sangue: soddisferà il piacere della carne oppure si ciberà del suo partner? Eros e Thanatos allo stato puro in una delle scene migliori di Kiss of the Damned, opera prima di Xan Cassavetes (figlia di John e Gena Rowlands). Dopo aver visionato la pellicola vampiresca alla Settimana della Critica di Venezia, Film.it incontra la protagonista Josephine de La Baume, chiedendole proprio di quella prima scena d'amore al limite del fetish: "Non mi sono sentita a disagio, ma mi sono fatta male perché ero incatenata e dovevo sembrare fuori controllo. E' stata una cosa che ho preso molto sul serio: d'un tratto ero come impazzita!".

Josephine de La Baume intervista Kiss of the Damned vampiri xan cassavetes
Josephine de La Baume in Kiss of the Damned: qui la recensione del film

Modella, attrice e musicista pop (suona insieme al fratello Alexandre), la ventisettenne Josephine è un'artista impegnata a tutto campo: "La verità è che sono abbastanza insoddisfatta. Ho un cervello multitasking e voglio sempre fare di meglio. È un po' una malattia che colpisce tante persone creative e che allo stesso tempo mi aiuta ad andare avanti. Penso di essere parte di una generazione in cui o fai tante cose o non ne fai nessuna, le cose vanno troppo in fretta".

Josephine, raccontaci la tua trasformazione in Kiss of the Damned...
La parola migliore per descrivere i vampiri è "überomantic". Avere a che fare con questo personaggio ti dà la possibilità di aumentare le sensazioni al di là di ogni comprensione umana. Loro sono romantici e tragici. E' un processo contagioso anche per un'attrice: d'un tratto sei capace di sentire ogni sensazione al cubo. Hai a che fare perfino con il tuo lato animalesco. Xan Cassavetes non poteva scegliere topic migliore: lei ama le eroine tragiche e ha concepito questo film un po' come se parlasse di mitologia greca.

Come hai bilanciato la maturità di una donna che vive da secoli con il suo improvviso amore che vive con la stessa innocenza di una teen-ager?

E' vero, lei ha una anima vecchia che riscopre il suo sguardo di una ragazzina. C'è qualcosa di questo personaggio che mi somiglia: per prepararmi mi sono isolata dal mondo per un po'. Ero totalmente disconnessa. E mi è piaciuto. L'ho fatto per sviluppare questo suo lato romantico, dovevo essere malinconica. Kiss of the Damned non è un horror fantascientifico, ma un film sul rapporto tra due sorelle rivali che però si amano. Quindi non ho immaginato, piuttosto mi sono basata sulla mia esperienza personale.

Josephine de La Baume intervista Kiss of the Damned vampiri xan cassavetes
L'attrice a Venezia insieme alla collega Roxane Mesquida

Secondo te perché queste sorelle non sono in grado di avere un rapporto pacifico?
Quante volte succede nella vita reale? Loro si amano comunque, nonostante competizione e rivalità.  In pochi momenti c'è anche tenerezza tra di loro. Eppure nel film mia sorella prova a distruggere la mia vita sentimentale. Forse perché crede che io non sia più un'avventuriera. O che il mio uomo non mi meriti.

Ho letto dei tuoi viaggi in giro per il mondo: quanto sei avventuriera nella vita?
Lo ero di più prima. Recentemente siamo andati in Islanda con mio marito (il produttore musicale Mark Ronson, N.d.R.), è stato il suo regalo di compleanno. Siamo stati lì solo due giorni. Viaggiavo di più quando ero all'università: sono stata nelle foreste del Brasile e in Cambogia. Ero più selvaggia all'epoca. Sono stata anche in India qualche anno fa.

L'India ti ha scosso l'anima come è successo ai Beatles?
Macché! In realtà ero depressa. Non ho sentito nulla di spirituale, ma sono rimasta sconvolta da tutta la povertà che mi circondava. La gente ti guarda negli occhi e non puoi ignorarla. E' stato come incassare un Reality Check.

Josephine de La Baume intervista Kiss of the Damned vampiri xan cassavetes
Un altro scatto dell'attrice

Hai sfilato in passato. Adesso fai cinema. Rinneghi la moda?
No, in realtà provo l'esatto opposto. La moda è un'arte che rispetto come ogni altra. Mi piace pensare di essermi dedicata alla moda non come modella ma come artista multitasking: tutte le volte che ho posato sono anche stata coinvolta con la mia musica che veniva usata in sottofondo. Non la rinnegherò mai: per anni mi ha aiutata a pagare le bollette!  

La nostra domanda tradizionale: qual era il poster che avevi in camera da ragazzina?
Avevo i Nirvana. All'epoca mi vestivo come Kurt Cobain! Prima di Kurt avevo un enorme poster di Michael Jackson con cui una volta ho pomiciato. Avrei dovuto farlo con Cobain forse...