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Jennifer Lawrence star per Luca Guadagnino in Burial Rites

L'attrice sarà protagonista dell'adattamento del romanzo Ho lasciato entrare la tempesta di Hannah Kent

Jennifer Lawrence

13.12.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Dopo aver diretto Chiamami col tuo nome – attualmente in corsa per qualche sicura nomination agli Oscar dopo tre nomination ai Golden Globes – e il remake di Suspiria in arrivo nel 2018, Luca Guadagnino ha messo in cantiere un nuovo progetto notevole. Dirigerà infatti la star Jennifer Lawrence in Burial Rites, tratto da un romanzo di Hannah Kent (edito in Italia da Piemme con il titolo “Ho lasciato entrare la tempesta”).
 
La storia è vera ed è quella di Agnes Magnusdottir (Lawrence), l'ultima donna a essere giustiziata pubblicamente in Islanda nel 1830 per l'omicidio di due uomini. Il romanzo si svolge nei giorni in cui Agnes attende l'esecuzione della condanna e racconta la sua versione dei fatti ai lettori.
 
Il film è finanziato da TriStar Pictures e prodotto dalla Lawrence e da Gary Ross, regista che l'ha diretta in Hunger Games e che avrebbe dovuto inizialmente dirigere anche questo film. 
 
Ecco la sinossi ufficiale del romanzo di Hannah Kent:
 
“Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell'Islanda dell'Ottocento - immersa nella nebbia come in mille superstizioni - lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell'inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell'efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell'amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle”.
 
Fonte: Variety