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Jason Momoa, da Aquaman al remake de Il Corvo

Potrebbe essere la star de Il Trono di Spade e Justice League a indossare i panni di Eric Draven nel nuovo adattamento de Il Corvo di James O'Barr

Jason Momoa

11.08.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Da Aquaman a Il Corvo il passo è breve. Lo è più che mai per Jason Momoa, la star hawaiana (vista in Conan the Barbarian, Il Trono di Spade) che si appresta a interpretare il famoso supereroe DC nel film Justice League (qui lo potete vedere nel trailer) e che ora è in trattative per interpretare Eric Draven nel nuovo adattamento del fumetto di James O'Barr.

La notizia arriva dal sito Mashable e conferma un sospetto che strisciava da qualche giorno, sin da quando Momoa aveva postato su Instagram una foto che lo ritraeva con il regista designato del progetto, Corin Hardy (autore dell'ottimo horror The Hallow). Momoa è in trattative, ma l'entusiasmo mostrato nella foto e nei suoi stessi commenti, in cui parla di un “lavoro da sogno”, fanno ben sperare.



È da anni che Relativity Media sta tentando di realizzare un reboot de Il Corvo, ma finora la sfortuna aveva sempre perseguitato il progetto: diversi attori, tra cui Mark Wahlberg, Bradley Cooper, Luke Evans, Tom Hiddleston e Jack Huston, hanno rifiutato la parte e vari registi, tra cui Juan Carlos Fresnadillo e F. Javier Gutierrez, hanno abbandonato il progetto, che infine sembrava destinato a soccombere alla bancarotta della Relativity. Ma ora la compagnia si è ripresa, e questo annuncio ufficiale sembra più concreto del solito.

Il nuovo adattamento de Il Corvo, stando ad alcune dichiarazioni di James O'Barr, dovrebbe essere più fedele al fumetto originale e addirittura utilizzare molti dei brani indicati dallo stesso autore tra le pagine del fumetto. Il film originale, diretto da Alex Proyas, divenne un culto negli anni '90 anche a seguito della tragica quanto misteriosa morte del protagonista Brandon Lee (figlio di Bruce Lee) sul set, a riprese quasi ultimate. Staremo a vedere se questo nuovo adattamento riuscirà a eguagliare il primo film in quanto a impatto culturale, o se cadrà nel generico cestone dei suoi dimenticabili sequel.