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Il trailer esclusivo de L'ultimo viaggio, Jürgen Prochnow in un road movie della memoria

Il grande attore tedesco nel ruolo di un anziano che parte per l'Ucraina alla ricerca del passato

L'ultimo viaggio

06.03.2018 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
“Un road movie della memoria e della ricerca della propria identità”. È questo L'ultimo viaggio, opera seconda del regista Nick Baker-Monteys che Satine Film distribuirà in sala dal 22 marzo. È la storia di un anziano tedesco (Jürgen Prochnow) che parte per l'Ucraina per riconciliarsi con un passato tragico, e trascina per errore con sé la nipote (Petra Schmidt-Schaller). Ve ne presentiamo il trailer italiano in esclusiva.

 
L'ultimo viaggio è un racconto personale e, al tempo stesso, un confronto tra generazioni per ritrovare o scoprire un passato per gli anziani doloroso e per i giovani sconosciuto. Un film che non solo tratta di un capitolo oscuro della storia tedesco-sovietica in parallelo alle vicende recenti della guerra civile in Ucraina, ma, attraverso un inaspettato viaggio, pone anche l’attenzione emotiva sul rapporto tra un nonno e sua nipote e su un legame che si è sviluppato tardi, ma forse non ancora del tutto. Nel cast Jürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Tambet Tuisk e Suzanne Von Borsody.
 
A seguire la sinossi ufficiale del film:
 
Eduard ha la barba bianca, il passo incerto e la schiena un po’ ricurva. Porta il peso dei suoi 92 anni, ma anche quello di un passato denso di ricordi ed emozioni che il suo volto segnato lasciano trasparire ma il suo atteggiamento scorbutico e distaccato non lasciano penetrare. Un passato che riemerge prepotente alla morte della moglie e di cui né la figlia Uli - una donna un po’ nevrotica che già pensa di metterlo in una casa di riposo - né tantomeno la nipote Adele - una ragazza che vive alla giornata totalmente disinteressata alle storie del passato - sembrano essere a conoscenza. Eduard, invece, a dispetto di tutti è una forza della natura: ora può finalmente ricomporre il puzzle del suo passato e mettere in ordine i ricordi che lo hanno accompagnato e tormentato per una vita intera. Con un cappello da cosacco estratto da un vecchio baule e una valigia con poche cose dentro, non esita a salire su un treno diretto a Kiev, in Ucraina, lasciando alla figlia Uli giusto un biglietto con un rapido saluto. Uli ha solo il tempo di allertare Adele, che lavora in un bar nei pressi della stazione, per farla correre alla ricerca del nonno e convincerlo a scendere dal treno. Ma il vecchio Eduard non ha alcuna intenzione di essere dissuaso dai suoi piani e Adele si ritrova, suo malgrado, in partenza per un lungo viaggio nei ricordi personali del nonno, ma anche nella Storia. Un viaggio inaspettato e pieno di sorprese che, sullo sfondo della guerra civile Ucraina del 2014, porterà Eduard a riconciliarsi con il suo passato e  Adele a capire quanto sia importante, per la propria identità, conoscere e accettare le proprie radici.