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Il nuovo film di Tarantino non parla di Charles Manson, ma del 1969

Il regista ha rivelato che i delitti della Family di Manson non sono il centro focale del suo prossimo film

Quentin Tarantino

14.11.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il prossimo film di Quentin Tarantino NON sarà incentrato sui delitti della Family di Charles Manson, almeno non esclusivamente. Il regista, intervistato da IndieWire dopo una proizione de L'inganno di Sofia Coppola (sua ex partner e amica), ha detto: “Non parla di Charles Manson, ma dell'anno 1969”.
 
Il che rende il progetto allo stesso tempo più sfuggente e più intrigante. Più sfuggente perché non è chiaro su cosa intenda concentrarsi Tarantino: è probabile che si parli principalmente della Hollywood del 1969, dove Manson, prima di rivelarsi uno psicopatico, fece amicizia con svariate star del cinema e rockstar e riuscì ad addentrarsi in tutte le cerchie che contavano. Più intrigante perché è un'idea decisamente più “tarantiniana” quella di sfruttare la storia per raccontare altro (come nel capolavoro Bastardi senza gloria). Insomma, Tarantino potrebbe partire dai delitti di Manson per dipingere un affresco di un'epoca di grande conflitto e cambiamento, con la vecchia guardia di Hollywood (e della società americana) ai ferri corti con le nuove generazioni figlie della rivoluzione sessuale.
 
Qualche settimana fa, quando si parlava di come Tarantino avesse messo all'asta i diritti di distribuzione del film dopo lo scandalo Weinstein, Deadline aveva scritto: “Molta stampa ha detto che lo script si concentrava su Charles Manson e la scia di delitti da lui orchestrata, ma mi dicono che sarebbe come dire che Bastardi senza gloria è un film su Adolf Hitler, quando il leader nazista appare in una o due scene solamente”.