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Il New York Times inchioda Asia Argento in un nuovo scandalo di abusi sessuali

Il giovane attore Jimmy Bennett voleva denunciarla per violenza sessuale. Lei lo avrebbe pagato in cambio del suo silenzio

20.08.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
"Asia Argento ha fatto un patto con il suo accusatore personale" - questo è il titolo di una nuova inchiesta del New York Times nella quale si legge che Asia Argento avrebbe pagato il giovane attore Jimmy Bennett in cambio del suo silenzio, dopo che lui aveva comunicato di volerla denunciare per violenza sessuale. 
 
Lo scorso ottobre Argento è stata una delle prime e più forti voci nello scandalo Harvey Weinstein. Da quel momento l'attrice è diventata un simbolo che più volte ha parlato degli abusi sessuali che hanno luogo sia a Hollywood sia nell'entertaiment italiano. Adesso da vittima diventa carnefice. E tutto sotto gli occhi dei media. Il Times rivela, infatti, che la Argento ha pagato Bennett per un totale di 380.000 dollari nei mesi successivi allo scandalo Weinstein. L'attore intendeva denunciarla per violenza sessuale: un evento che risale al 2013 e che ha avuto luogo in un hotel in California, quando il ragazzo era ancora minorenne. Aveva appena compiuto diciassette anni. Lei ne aveva trentasette. 

Gli avvocati di Bennett sostengono che le recenti azioni della Argento - che ha rivelato di essere stata stuprata da Harvey Weinstein e ha avuto un ruolo di punta nel movimento #MeToo - hanno scatenato nuovamente nell'attore il trauma della violenza sessuale. I due hanno lavorato insieme nel 2004 in occasione del film Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, scritto, diretto e interpretato dalla stessa Argento: all'epoca Bennett aveva solo sette anni e sullo schermo interpretava suo figlio, un personaggio vittima di molestie da parte di uno dei fidanzati della protagonista. 
 
Il Times rivela di aver visto i documenti in cui Bennett racconta gli eventi dell'abuso e le prove dei pagamenti di Asia Argento avvenuti tramite avvocati. Tre persone hanno confermato che i documenti sono autentici. Carrie Goldberg, avvocato della Argento, descrive la somma pagata all'attore come "aiuto per Mr. Bennett". Inizialmente Bennett aveva chiesto un risarcimento di 3.5 milioni di dollari.

Tutto è iniziato lo scorso novembre quando l'attore ha avviato le pratiche di denuncia, sostenendo che la violenza sessuale aveva avuto risultati traumatici sulla sua persona, sulla sua salute mentale e sulla sua carriera. Nei documenti Bennett sostiene di essere arrivato al Ritz Carlton Hotel a Marina del Rey per incontrare Asia Argento il 13 maggio 2013. In quell'occasione era stato accompagnato da un parente: a quel punto l'attrice avrebbe chiesto a Bennett un po' di tempo da soli. Successivamente gli avrebbe anche offerto delle bevande alcoliche. Bennett sostiene di essere poi stato baciato: da lì a poco l'attrice avrebbe praticato sesso orale su di lui per poi passare a un rapporto completo.

Secondo la testimonianza di Bennett, la Argento gli avrebbe poi chiesto di posare insieme seminudi per alcune fotografie: uno di questi scatti è stato pubblicato su Instagram. Bennett all'epoca aveva lavorato a diverse mega-produzioni hollywoodiane: aveva interpretato il giovane James T. Kirk in Star Trek di J.J. Abrams e un paio di ruoli nel remake di Poseidon e nel thriller Firewall dove lo abbiamo visto al fianco di Harrison Ford. Ora afferma che la sua carriera è stata danneggiata dall'incidente con Asia Argento, uno stress che gli avrebbe causato una forte perdita economica: da un'entrata di 2.7 milioni di dollari guadagnati nei cinque anni antecedenti al 2013 è passato a meno di 60.000 dollari guadagnati nell'anno successivo agli abusi che sostiene di aver subito. 
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