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Il mondo secondo Coraline

E' stato definito il nuovo capolavoro nel campo dell'animazione. Coraline e la porta magica, è la terza meravigliosa avventura del 'burattinaio' Henry Selick, quello di Nightmare Before Christmas, da un classico di Neil Gaiman. Dal 19 giugno.

In arrivo: Coraline e la porta magica

12.06.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Coraline e la porta magica - Le foto dal film


Coraline, è una ragazzina di 11 anni, vivace, curiosa e spesso abbandonata a se stessa da genitori troppo occupati. Durante la perlustrazione della sua nuova abitazione, la piccola scopre una porta strana che, una volta aperta, mostra un tunnel. Attraversato il lugubre pertugio, Coraline si ritrova in un universo identico al suo, solo con gente molto più gentile e divertente. Una mamma, un papà, un gatto, simpatici personaggi, che hanno però degli strani bottoni neri al posto degli occhi. Sanno giocare, cucinare, sono colti, premurosi e la ragazzina è al centro delle loro attenzioni.

Peccato che, come in Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio, e tante altre favole, dietro al paradiso di Coraline si cela l’inferno. Non sarà facile tornare a casa ma la ragazza non è una che si tira indietro.

Primo film d’animazione ad alta definizione in 3D girato in stop-motion, Coraline e la porta magica, è stato descritto dal suo inventore, Neil Gaiman in questo modo: “I bambini vivono Coraline come un film d’avventura. Sono gli adulti che ci vedono l’horror: per loro non c’è nulla di più spaventoso di una storia con bambini in pericolo. Eppure io ho iniziato a scrivere questa vicenda per mia figlia, perché la vita è difficile e Coraline è un invito ad avere coraggio. Essere coraggiosi significa essere spaventati ma agire lo stesso, affrontare i propri demoni… e questo è fondamentale. E’ utile sapere che i mostri sono intorno a noi, che la solitudine fa parte dell’esistenza ma che sono anche situazioni affrontabili, o che si possono combattere”.

Nessuno meglio di Selick poteva portare sullo schermo questa novella dark, talmente bella, che si rischia di non volerne più uscire.