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Il mondo del precariato secondo Paolo Virzì

Cuore di donna

15.08.2007 - Autore: Nexta
Il titolo della nuova commedia di Paolo Virzì è "Tutta la vita davanti", ma è solo una provocazione, una forzatura sarcastica spiega lo stesso regista toscano sul set del film alla Nuova Fiera di Roma. È qui, in un enorme salone bianco, il centro del call center dove si vende il Multiple 601, una sorta di robottino capace di triturare, frullare, cuocere e fare, se si vuole anche la maschera al viso. A venderlo tutta una schiera di ragazzi sfruttati e motivati con le più raffinate tecniche di training autogeno capitanata dalla capo telefonista Marta Sabrina (Sabrina Ferilli). Boss dell'azienda invece il carismatico Claudio (Massimo Ghini). Nel call center, tra i molti giovani anche Marta (Isabella Aragonese) una ragazza che studia filosofia, un sindacalista d'assalto (Valerio Mastandrea) della Cgil e, infine, il dinamico venditore Lucio (Elio Germano). 'Tutte fanno riferimento a me - dice la Ferilli - e cercano di imitarmi. Il mio personaggio un pò plagia le sue ragazze dicendo loro: siete le migliori, le più forti'. E dopo aver ricordato che proprio Virzì è stato il primo a puntare su di lei in "Ferie d'agosto", l'attrice parla di disoccupazione: 'finalmente questo film la mette alla scoperto in modo bello, ma anche amaro'.