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Il mestiere di Gene Hackman

Il mestiere di Gene Hackman

heist

14.04.2003 - Autore: Matteo Nucci
Quando non è a lavoro, Gene Hackman si dedica alle sue passioni: scrivere, dipingere, pilotare il proprio aeroplano, correre in macchina, collezionare i film più disparati. Il resto appunto è lavoro, cioè passione. Lavoro, lavoro, lavoro questo devesser stato il suo ritornello. Il ritornello di un uomo che, intrapresa tardi la carriera di attore, è arrivato a vincere due Oscar, due Globi dOro, la Palma dOro a Cannes e innumerevoli premi cinematografici e teatrali a conferma di una carriera artistica lunghissima e densa di interpretazioni indimenticabili. E dire che avrebbe anche potuto far altro nella vita, Gene Hackman. Nato a San Bernardino (California) nel 1930 e cresciuto in Illinois, il ragazzo era inquieto. Abbandonò la scuola a sedici anni, mentì sulla propria età ed entrò nei Marines dove fu preparato come operatore radio. Dopo il congedo, prese a studiare giornalismo e produzione televisiva allUniversità dellIllinois; poi si spostò a New York, dove seguì i corsi di tecnica radiofonica, sostentandosi intanto con i lavori più strani. Lavorò quindi come annunciatore in piccole radio e TV locali, finché non sentì che la sua vocazione doveva portarlo altrove e siscrisse alla Pasadena Playhouse. Aveva trentanni e cominciava solo allora a studiare recitazione drammatica. Fa sorridere ora lo scetticismo con cui lo consideravano i suoi colleghi molto più giovani della Pasadena Playhouse. Gene Hackman ha lavorato in decine e decine di film, riuscendo, soprattutto fra gli ultimi anni 60 fino ai primi anni 90, a costituire un ambìto oggetto del desiderio per registi e produttori in cerca di un attore di grande naturalezza che fosse capace di mettere in scena luomo comune della seconda metà del secolo. Paragonato spesso a Spencer Tracy per il suo appeal che porta il pubblico allidentificazione, Hackman ha saputo offrire indimenticabili interpretazioni di individui ordinari ritratti nei momenti di crisi interiore tipici di un epoca di transizione. Fin da Lilith, la dea dellamore (ultimo e miglior film di R. Rossen, 1964) e Gangster story, Bonnie e Clyde (di A. Penn, 1967) entrambi assieme a Warren Beatty Hackman poté mostrare le sue potenzialità, con le quali giunse poco dopo allOscar per il personaggio di un agente della narcotici soprannominato Popeye che tenta di superare con la propria durezza la durezza di un mondo in cui valori e certezze sono completamente caduti - Il braccio violento della legge (1971). Seguirono tre interpretazioni che da sole giustificherebbero una carriera: in Lo Spaventapasseri (1973), con Al Pacino, attraversa lAmerica, espressione crudele di un sistema schiacciante, allinseguimento del suo piccolo sogno; in La Conversazione (di F.F. Coppola, 1974) è Harry, che per lavoro spia conversazioni telefoniche e nella propria vita privata teme di essere spiato. Un conflitto psicologico esasperante che Hackman mostra in tutta la sua tensione, come in Bersaglio di notte (di A. Penn, 1975) dove è un perdente nella disperata presa di coscienza dellimpossibilità di qualsiasi conciliazione. Divenuto riconoscibile al grande pubblico per la parte del folle Lex Luthor in Superman (1978), negli anni 80 Hackman ha usato il suo mestiere per film come Sotto tiro (1983), Colpo vincente (1986), Senza via di scampo (1987), Mississipi Burning Le radici dellodio (1988) e Cartoline dallinferno (1990), fino a vincere ancora lOscar (come migliore attore non protagonista) ventanni dopo il primo: in Gli spietati (1992), western amaro e scarno, Clint Eastwood lo dirige in un carattere profondamente ambiguo per un tocco di classe a un grande film. Le ultime pellicole restituiscono ancora un attore che non ha mai smesso di lavorare su se stesso, anche se in interpretazioni certo non allaltezza delle precedenti. Il socio (1993), Allarme rosso (1995), Potere Assoluto (1997), Nemico Pubblico (1998) dimostrano che lesperienza, il mestiere, non esistono senza un lavoro faticoso e costante. E non è un caso che nel suo ultimo film Behind Enemy Lines egli dia il meglio nei contatti radiofonici con il pilota rimasto intrappolato dietro le linee nemiche. Il lavoro come operatore radio nei Marines con cui Hackman cominciò la sua lunga carriera non è stato dimenticato.
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