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Il lato oscuro di Russell Crowe

L'attore sbarca a Roma per presentare "Quel treno per Yuma", western girato insieme a Christian Bale. Ci ha parlato di quanto abbia amato interpretare un ruolo minaccioso.

3:10 To Yuma

17.10.2007 - Autore: Pierpaolo Festa
Lasciate che vi parli del mio cuore nero” - sin dall’inizio  Russell Crowe muore dalla voglia di raccontarci del suo personaggio in “Quel treno per Yuma”, remake dell’omonimo western del 1957. Nel film l’attore interpreta Ben Wade, fuorilegge spietato che però sa riconoscere l’onore. Il criminale sarà scortato da un contadino fino al treno che lo porterà al tribunale: durante il viaggio queste due figure, che stanno ai due estremi della giustizia, scopriranno di ammirarsi a vicenda.

L’ex Gladiatore arriva all’incontro con la stampa con quasi un’ora di ritardo: capelli lunghi, barba incolta e tanti chili in più. L’attore è di buon umore e prova a parlare italiano con un’insolita aria ironica, un’immagine molto lontana sia dai suoi ruoli sullo schermo che dalle storie che leggiamo su di lui nei tabloid.
Mi sono divertito ad aggiungere delle caratteristiche al mio personaggio, come ad esempio il suo abbigliamento – dice Croweper esempio potete vederlo dal fatto che indosso un cappello abbastanza insolito”.

A quali western ti sei ispirato per questo personaggio?
Non sono un fanatico del western americano; mi piacciono i vostri western e certamente adoro Sergio Leone. Ho anche visto diversi western australiani, La cosa a cui veramente aspiravo era quella di crearmi personalmente il  personaggio: non ho cercato ispirazione altrove, avevo l’opportunità di interpretare il cowboy che io ho sempre sognato”.

Hai sentito il peso del film originale e dell’interpretazione di Glenn Ford?
Non ho avuto nessun problema a rigirare questa storia. Non credo che il film originale sia un classico del genere western: se ci pensate si tratta di un film interamente ambientato in una stanza con due personaggi. La cosa bella di quel film era il dialogo tra i  protagonisti. Insieme al regista James Mangold abbiamo ricreato quegli stessi dialoghi ma anche allungato il tempo: il primo film si svolgeva nel corso di qualche ora,  adesso  potete vedere anche quello che succede di notte”.

Crowe continua a spiegare come si sia divertito nell’interpretare il ruolo: “Abbiamo anche aggiunto un po’ di idee divertenti, per esempio la scena in cui utilizziamo della dinamite. Se si prova a mantenere la stessa spina dorsale e gli stessi dialoghi e dall’altra parte si modificano alcune circostanze si ottiene una piattaforma narrativa migliore”.

Questo è il tuo primo cattivo, ti piace di più interpretare i buoni o i cattivi?
Non direi che faccio sempre ruoli da buono. Vedrete presto American Gangster, un film in cui interpreto un poliziotto che non è corrotto ma non sa tenersi la patta dei pantaloni chiusa! (Ride). Sentite, quello che mi affascina di più sono gli esseri umani e tutto il loro concentrato di sfumature. Per questo, infatti, amo il mio lavoro”.

Hollywood non crede più nel genere western, continuando a parlare del film, infatti, l’attore precisa che: “Si tratta di un film indipendente lo abbiamo fatto con appena 50 milioni di dollari e all’estero è stato venduto a diverse case di distribuzione. Se fosse stato prodotto da uno Studio avrebbe avuto un costo di 80 o 90 milioni di dollari”.

In chiusura l’attore ha parlato dei suoi progetti futuri:
Sto girando un thriller che s’intitola “Body of Lies” con Leonardo Di Caprio. La regia è ancora di Ridley Scott”.
Crowe sorridendo fa un quattro con la sua mano: si tratta della quarta pellicola girata col regista di “Blade Runner”; i due ne stanno preparando già un’altra in cui l’attore neozelandese interpreterà lo Sceriffo di Nottingham in versione inedita.

L’appuntamento con “Quel treno per Yuma” è fissato per il 19 ottobre. 

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