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Il cinema indipendente cinese al Dong Film Fest di Torino

Inizia la prima edizione di una manifestazione che si propone di avvicinare Italia e Cina attraverso la settima arte

02.11.2016 - Autore: La redazione
4, 5 e 6 novembre sono i giorni nei quali si svolgerà al Cinema Massimo di Torino la prima edizione del Dong Film Fest: il primo festival italiano dedicato al cinema indipendente cinese. Una manifestazione pensata per far conoscere - intanto a partire dal Piemonte - la cultura cinese attraverso il cinema e per creare un terreno fertile su cui fondare le premesse per una collaborazione sempre più stretta con la Cina, partendo dall’ambito artistico-culturale della produzione cinematografica.

Un evento che nasce grazie a una intensa campagna di crowdfunding su EPPELA e che rappresenta solo la prima parte di un progetto internazionale più ampio, mirato a creare un circolo virtuoso. A partire dai 5 cortometraggi selezionati (4 dei quali realizzati dagli studenti della Communication University of Shanxi di Taiyuan e uno dal regista Yang Zhengfan) e dai 5 lungometraggi di finzione (5 opere prime di registi e produzioni cinesi che non veicolino né propaganda istituzionale, né messaggi commerciali), espressione di un fermento creativo qui rappresentato da alcune tra le voci più originali e spontanee della Cina contemporanea, annunciate come "specchi autentici" di una realtà che viene cosi analizzata nella sua dimensione più quotidiana. Anche per dimostrare quanto Italia e Cina si interroghino sulla stessa modernità, seppur partendo da basi lontane e avendo a disposizione strumenti differenti.
 

What’s in the Darkness di Wang Yichun, The Night di Zhou Hao (presentato nella sezione Panorama della 64esima Berlinale), Where Are You Going di Yang Zhengfan, Poet on a Business Trip di Ju Anqi e Life After Life di Zhang Hanyi sono i titoli in questione, che verranno proiettati in versione originale con i sottotitoli in italiano.

Il Dong Film Fest prevede una seconda edizione, che si terrà nella primavera 2017 in Cina, prima nella regione dello Shanxi, culla della millenaria cultura cinese, presso la Communication University of Shanxi (CUSX) di Taiyuan – uno dei campus universitari più importanti e all’avanguardia di tutta la Cina, che ha realizzato lavori premiati nei maggiori festival internazionali – e poi a Shanghai. Lo scopo è presentare a docenti e studenti opere che raccontino l’Italia e al contempo siano espressione del fermento creativo che sta animando la scena nazionale.
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