Sempre di poche parole i fratelli Coen. Li incontriamo a Venezia in occasione della presentazione in concorso di The Ballad of Buster Scruggs, un'antologia di sei racconti western che variano dalla commedia al dramma romantico, passando per omaggi a ogni possibile declinazione del western, dal classico allo Spaghetti.
L'amore per il genere traspare da ogni inquadratura. “Ricordo che una volta, a Minneapolis, avrò avuto 11 anni ed Ethan 8 o 9, io ed Ethan eravamo a casa da scuola per via di una festa ebraica e fummo beccati mentre tentavamo di entrare in un cinema a vedere Invito ad una sparatoria con Yul Brynner”, racconta Joel Coen. “Ci trascinarono subito nell'ufficio del manager”, interviene Ethan Coen. “Ci chiese perché non eravamo a scuola e non ci credette che eravamo a casa per una festa ebraica!”.
A parte questo episodio, Ethan ricorda: “Vedevamo moltissimi western in televisione. I primi che vedemmo al cinema furono quelli di Sergio Leone, a fine anni '60. Li adoravamo”. Secondo Ethan il cinema western sta tornando in forze: “Credo che ultimamente ne vengano prodotti molti. Questo lo abbiamo girato a Santa Fe e la città era piena di produzioni in quel momento, quasi tutte western. Sia cinematografiche che televisive”.
I registi sfatano anche la voce secondo cui questo film sarebbe nato come una miniserie Netflix. “Il film che avete visto è esattamente quello che volevamo fare, non ne esiste una versione alternativa”, spiega Joel. “Credo che sia stato riportato per errore come serie per via delle sei storie, e perché c'era Netflix a produrre. Ma non è mai stato concepito come serie”, conclude Ethan.
The Ballad of Buster Scruggs arriverà su Netflix il 16 novembre.
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