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I 30 anni di Attrazione fatale, riscopriamo il più celebre thriller erotico degli anni Ottanta

Quanto ricordate il memorabile film con Michael Douglas e Glenn Close?

18.09.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Il 18 settembre 1987 usciva in USA Attrazione fatale, uno dei grandi classici del thriller psicologico americano anni '80, e in particolare di quel filone incentrato sugli stalker. Ribaltando la prospettiva, il regista Adrian Lyne racconta di un uomo perseguitato da una donna con cui ha tradito la moglie. L'uomo è Michael Douglas, nei panni di Dan Gallagher, avvocato di successo felicemente spostato. La donna è Glenn Close, alias Alexandra Forrest, editor di una casa editrice. I due hanno una storia di una notte, consapevoli che la cosa finirà lì. Ma Dan presto scopre che, in realtà, Alex è una psicopatica disposta a tutto pur di farlo suo.

 
Per Michael Douglas, che aveva alle spalle i due film della saga All'inseguimento della pietra verde, fu il film della svolta. Fu anche la “prova generale” per quello che è forse il suo ruolo più celebre in Basic Instinct. Attrazione fatale è, come l'opera di Verhoeven, un film basato su torbide storie di sesso e, appunto, su una “attrazione fatale” che non porta nulla di buono. Douglas riesce incredibilmente a rendere umano un personaggio che fa una cosa imperdonabile nei primi minuti del film. Un'abilità di cui abbiamo parlato anche in un nostro pezzo recente sui vent'anni di The Game: “Credo di avere un talento particolare – ha dichiarato l'attore – sono in grado di attirare la simpatia della platea. La prima volta che l'ho capito è stato in occasione di Attrazione fatale: quella volta ero sorpreso dalla velocità con cui il pubblico perdonava le azioni del mio personaggio adultero”.

 
Certo, aiuta il fatto che la Alex di Glenn Close è un personaggio davvero folle. Al punto da attirare le ire di molte femministe, che non hanno visto di buon occhio il ritratto di una donna in carriera dipinta come psicopatica. Il film è tratto da un corto di James Dearden, anche sceneggiatore, ma modifica proprio il personaggio della stalker per renderlo totalmente negativo. Mentre, allo stesso tempo, i difetti di Dan vengono messi in secondo piano.

 
Eppure, stando alla Close, ancora oggi molti uomini la ringraziano per aver salvato il loro matrimonio, evidentemente distogliendoli dalle tentazioni grazie al ricordo del film. Ed è innegabile che il personaggio di Alex sia, in fondo, la personificazione del senso di colpa che assale giustamente Dan dopo un atto viscido e lo perseguita fino alla fine.

 
Va anche detto che Attrazione fatale è diventato oggetto di studio da parte di psichiatri ed esperti, in quanto esempio del disturbo di personalità borderline. C'è anche chi la definisce invece psicopatica, mentre nel suo libro “Every Breath You Take: Stalking Narratives and the Law”, Orit Kamirs afferma che sia affetta da erotomania, detta anche “sindrome di de Clérambault”.

 
Ad essere affetto da veri disturbi era Michael Douglas, invece. Nel 1990, appena tre anni dopo, entrò in rehab per trattare una dipendenza da droghe e alcol, ma l'opinione comune è che fosse dentro soprattutto per la sua ben nota dipendenza dal sesso. È curioso come, in pochi anni, abbia interpretato due film che hanno costruito il loro successo sulla carica erotica.

 
Attrazione fatale fu un enorme successo in quella stagione cinematografica: passò otto settimane in vetta alla classifica USA, incassando 156,6 milioni di dollari in patria, secondo solo a Tre scapoli e un bebè. Con l'aggiunta dei 163,5 milioni raccolti all'estero, il box office totale arrivò a 320 milioni: il più grande incasso dell'anno a livello internazionale. Fu anche nominato a sei Oscar: miglior film, attrice protagonista, attrice non protagonista (Anne Archer), regia, sceneggiatura non originale e montaggio. Ma non ne vinse nessuno.

 
In compenso, rimase scolpito nell'immaginario collettivo al punto da dare origine a un neologismo. Il termine “bunny boiler” (“bollitrice di conigli”), usato per definire una donna ossessiva, deriva dalla scena in cui Alex uccide e lessa il coniglietto della figlia di Dan.