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Hollywood piange James Garner

Morto a 86 anni l'interprete di Agenzia Rockford. Le star twittano in lutto

James Garner

21.07.2014 - Autore: Marco Triolo
Hollywood si è stretta intorno alla famiglia di James Garner, l'attore famoso per il suo ruolo nella serie Maverick (da cui è stato tratto il film con Mel Gibson) e soprattutto per Agenzia Rockford, morto sabato nella sua casa di Brentwood, Los Angeles, all'età di 86 anni. 
 
Nato James Scott Bumgarner in Oklahoma nel 1928, Garner perse la madre ad appena quattro anni e si trasferì prima a vivere con dei parenti, e poi a Los Angeles con il padre, dove iniziò la carriera di modello per costumi da bagno. Venne in seguito arruolato nell'esercito e combatté nella guerra di Corea per quattordici mesi, dopo i quali fu congedato con onore.
 
Garner non studiò mai recitazione, e capitò a Hollywood per caso dopo aver debuttato a Broadway in The Caine Mutiny Court-Martial, dove interpretò il ruolo di un giudice (senza una linea di dialogo). “Imparai ad ascoltare – confessò in un'intervista nel 1999 – Il problema di tanti attori è che attendono la loro battuta, aspettano di poter finalmente parlare. Se ascolti, invece, ti fai coinvolgere... Imparai a non stare mai in attesa. Questo mi ha aiutato molto come attore”.
 
Garner era un uomo dai molteplici talenti. Come scrive il regista Ron Howard su Twitter: “Quando interpretò Grand Prix, i tizi della Formula 1 dissero che aveva il talento per fare il pilota professionista”. Nella sua lunga carriera, Garner è apparso in molti film, tra cui il classico La grande fuga, Quel certo non so che di Norman Jewison (con Doris Day), Letti separati di Arthur Hiller, L'investigatore Marlowe, Victor Victoria di Blake Edwards (accanto a Julie Andrews) e molti altri, tra cui Le pagine della nostra vita (2004), accanto a Ryan Gosling. Ma divenne un'icona grazie alla già citata serie western Maverick (1957-1962), ruolo che riprese poi diverse volte in altre serie brevi, e ad Agenzia Rockford (1974-1980), che dovette lasciare per via dei problemi a ginocchia e schiena dovuti agli stunt, che era solito fare da solo. “Non avrei retto altre botte. Ad ogni pausa nella lavorazione mi operavo al ginocchio, per cinque anni di fila, e a volte anche a entrambe le ginocchia”. La serie gli fruttò un Emmy nel 1977.
 
“Addio, Jim Rockford. Il grande, amabile James Garner se n'è andato”, scrive il creatore di Sherlock, Mark Gatiss, citando la comune percezione dell'attore, amato da tutti anche a livello personale. “RIP James Garner. Ammirato da tutti quelli che lo conoscevano”, ribadisce Ron Howard. “Piango la scomparsa del mio caro amico James Garner – twitta l'attore Joe Mantegna – Lavorare con lui (nella serie TV First Monday, ndr) è stato il punto più alto della mia vita”. “Commedia, dramma. Film e film per la TV. Fece le serie quando non era di moda e le rese iconiche – scrive Rob Lowe – James Garner: il mio eroe”.