Highlander perde la testa. Niente remake per Ryan

L’ultimo film ufficiale della saga è del 2007, il quasi invisibile – perché mai uscito in sala – ‘Highlander: The Source’: è da allora (se si esclude un videogioco nell’anno successivo) che non si ode nulla di nuovo pur se le repliche televisive continuano ad affollare i nostri palinsesti.

Nel 2009 sembrava toccasse a Justin Lin occuparsi di ridare vita agli Immortali, anche se non se ne fece poi nulla. Di certo la voce qualche fondamento l’aveva, visto che un paio di anni dopo un ipotetico reboot venne affidato alla sceneggiatrice di Twilight, intenzionata a stravolgere molti dei canoni classici, per poi trovare il regista che fino allo scorso novembre ha continuato a guidare il progetto: Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo).

Una situazione di instabilità che non poteva non fare altre vittime. Illustri. L’ultima defezione è la più grave, però, visto che si parla del successore di Christopher Lambert (e Adrian Paul, per i fan della versione televisiva).
E’ Ryan Reynolds (Buried, Lanterna Verde) a lasciare la produzione della Summit Entertainment, infatti, lasciando ai produttori Neal Moritz e Peter Davis una nuova gatta da pelare e costringendoli ad unire alla ricerca di un nuovo regista anche quella del nuovo Connor MacLeod.

Reynolds, d’altronde non deve aver apprezzato tanta indeterminatezza – come anche il fatto che in tanti (Art Marcum, Matt Holloway, Noah Oppenheim), dopo Melissa Rosenberg, abbiano messo mano alla sceneggiatura – ma soprattutto avrà deciso di non appesantire il suo già ricco carnet di impegni che a breve lo vedranno doppiare il Turbo della Dreamworks, recitare al fianco di Jeff Bridges in R.I.P.D. e nei due thriller di Atom Egoyan (Queen of the Night) e Marjane Satrapi (The Voices) oltre a iniziare a lavorare al nuovo film di Tarsem Singh, Selfless, atteso per fine settembre.