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Hazzard

Tripudio di inseguimenti girati con efficace senso del ritmo e discreta propensione all'effetto fracassone, il film basa tutta la sua efficacia sulla guasconeria di Johnny Knoxville e Sean Williams Scott

Hazzard

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
The Dukes of Hazzard, Usa, 2005
Regia Di Jay Chandrasekhar; con Johnny Knoxville, Sean William Scott, Jessica Simpson, Burt Reynolds, Linda Carter


Nella contea di Hazzard la vita scorre tranquilla e tutti si muovono lenti, tranne i cugini Duke che scorrazzano per le strade a tutta velocità con la loro mitica automobile, il “generale Lee”. Bo (Sean Williams Scott) e Luke (Johnny Knoxville) si muovono infatti per la contea smerciando di contrabbando il whisky distillato dal loro vecchio zio. Ad aiutarli la loro avvenente cugina Daisy (Jessica Simpson), ragazza tutta curve ma con un carattere a dir poco mascolino. L’acerrimo rivale dei Duke è lo sceriffo Rosco (M.C. Gainey), dietro ci si muove il ricco e potente Boss Hogg (Burt Reynolds), deciso a  confiscare la loro terra per motivi tutt’altro che legittimi. Tra sfrenate corse in macchina, inseguimenti e belle ragazze, ai due scalmanati cugini toccherà il compito di fermare le macchinazioni del losco figuro.

Ecco uno di quei rarissimi esempi di cinema in cui bastano le semplici componenti di semplicità e simpatia a far pendere il giudizio dalla parte positiva. In una decina di vite non ce la sentiremmo di dire che “Hazzard” è u film ben scritto, diretto o interpretato, ma allo stesso tempo non possiamo esimerci dal confessare che, almeno per un’ora abbondante di proiezione, ci siamo veramente divertiti a vederlo. Tripudio di inseguimenti girati con efficace senso del ritmo e discreta propensione all’effetto fracassone, il film basa tutta la sua efficacia sulla guasconeria di Johnny Knoxville e Sean Williams Scott, affiatati e divertenti quanto basta. Il ruolo di seducente spalla ai due istrioni tocca alla cantante Jessica Simpson, che si dimostra magari non una grande attrice ma sicuramente dotata di un fisico prorompente; in ruoli secondari poi tutta una serie di godibili comprimari, capitanati da un Burt Reynolds che ha saputo ormai riciclarsi in simili operazioni commerciali.   

Scritto, diretto ed interpretato all’insegna della più smaccata giocosità, “Hazzard” riesce nel compito (non impossibile) di divertire gli spettatori che non si fanno troppi problemi ad accettare uno spettacolo che si mostra in tutta la sua superficie. Cinema dunque sicuramente semplice, ma non per questo semplicistico: già l’accuratezza nel saper scegliere un cast affiatato e fascinoso dimostra la professionalità di una produzione ad alto tasso di adrenalina. Lo spirito dell’originale serie-cult televisiva è stato senza dubbio preservato.

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