75 anni, due Oscar e un impero conosciuto come la Disney d'Oriente, Hayao Miyazaki torna a far sognare i suoi fan. Dopo l'annuncio del ritiro, in occasione della presentazione di Si alza il vento alla Mostra di Cinema di Venezia, il papà dei Ghibli Studios - in passato persino omaggiato dai Simpson - è di nuovo qui. E con un nuovo progetto.
È stato lui, d'altronde, a parlare della possibilità di sviluppare in un lungometraggio il proprio corto animato Boro The Caterpillar ("Kemushi no Boro", creato per essere proiettato al Ghibli Museum e atteso per giugno 2017) durante una intervista sulla rete televisiva NHK, nella quale era accompagnato da Toshio Suzuki, produttore storico della Ghibli.
"Miyazaki è una persona che continuerà a fare film fino alla morte - ha dichiarato Suzuki. - E la Ghibli durerà per tutto il tempo che lui continuerà a fare film". Come questo, quindi, anche se a quanto pare il vecchio Hayao sembrerebbe intenzionato a trascurare il digitale per una più antica e amata tecnica 'a mano', da sempre punto di partenza per i suoi capolavori.
Non molto di più si sa del progetto, per ora… "Non ho ancora detto niente a mia moglie - ha confessato lo stesso Miyazaki. - Ma quando lo farò, vorrà dire che sarò pronto a morire nel bel mezzo della produzione". Che, in effetti, potrebbe durare a lungo. Soprattutto considerato che nessuna comunicazione ufficiale è stata data dagli Studios, che in passato hanno avuto bisogno di almeno cinque anni per realizzare un film (come tra Ponyo sulla scogliera e Si alza il vento) e che in tal caso porterebbero in sala il nuovo lungometraggio nel 2021, per gli 80 anni del regista.
È stato lui, d'altronde, a parlare della possibilità di sviluppare in un lungometraggio il proprio corto animato Boro The Caterpillar ("Kemushi no Boro", creato per essere proiettato al Ghibli Museum e atteso per giugno 2017) durante una intervista sulla rete televisiva NHK, nella quale era accompagnato da Toshio Suzuki, produttore storico della Ghibli.
"Miyazaki è una persona che continuerà a fare film fino alla morte - ha dichiarato Suzuki. - E la Ghibli durerà per tutto il tempo che lui continuerà a fare film". Come questo, quindi, anche se a quanto pare il vecchio Hayao sembrerebbe intenzionato a trascurare il digitale per una più antica e amata tecnica 'a mano', da sempre punto di partenza per i suoi capolavori.
Non molto di più si sa del progetto, per ora… "Non ho ancora detto niente a mia moglie - ha confessato lo stesso Miyazaki. - Ma quando lo farò, vorrà dire che sarò pronto a morire nel bel mezzo della produzione". Che, in effetti, potrebbe durare a lungo. Soprattutto considerato che nessuna comunicazione ufficiale è stata data dagli Studios, che in passato hanno avuto bisogno di almeno cinque anni per realizzare un film (come tra Ponyo sulla scogliera e Si alza il vento) e che in tal caso porterebbero in sala il nuovo lungometraggio nel 2021, per gli 80 anni del regista.
