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Hanks, Winslet, Jackman: i provini che cambiarono la carriera di 10 star

Sono passati dalla tv, dal musical, dal cinema e dal teatro, o dal dietro le quinte di film altrui... ma tutti ringraziano 'quel' provino che determinò la loro fortuna

20.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Più volte si è ricordato come la carriera di Leonardo DiCaprio sia nata proprio da provini di tutt'altro tipo, - per spot pubblicitari, per esempio, come è stato anche per Scarlett Johansson - gli stessi che hanno avuto un ruolo importante per star del calibro di Bruce Willis o Jennifer Lawrence. Ma c'è chi sui provini ci scherza su, come il Jon Hamm di Mad Men che per il SNL ha giocato con quelli dell'ultimo Star Wars, o chi invece ancora ringrazia il momento in cui arrivò a sostenerne uno in particolare, che gli cambiò la vita, come successe a Bryan Cranston per X-Files. Ma quali altri attori e attrici sono stati altrettanto fortunati? Ne abbiamo identificati una decina, tra i molti, e ve li riproponiamo di seguito:


TOM HANKS
Pochi se lo ricordano giovanissimo e vestito da donna al fianco di Peter Scolari nel Henry e Kip della ABC, forse perché la sitcom non fu un grandissimo successo da noi. In compenso gli diede la verve e il mood perfetto per approcciare il provino di Splash - Una sirena a Manhattan, al quale era arrivato grazie all'amicizia stretta con il coproduttore Ron Howard conosciuto insieme agli altri ragazzi di Happy Days.



SIGOURNEY WEAVER
Nonostante fosse cresciuta nello showbiz, in quanto figlia del producer televisivo Pat Weaver, Sigourney non tentò la via della recitazione fino al college. Dopo il quale iniziò a fare una serie di audizioni per spettacoli Off-Broadway che la portarono persino a Io e Annie di Woody Allen. Un buon modo per farsi notare dal casting director che la suggerì a Ridley Scott per il film di fantascienza che doveva girare.



HARRISON FORD
Dopo un po' di palcoscenico nel suo Wisconsin, anche il futuro Han Solo dovette aspettare per 'esplodere'. Intanto di trasferirsi a Hollywood, dove le piccole parti in tv e al cinema non risultarono sufficienti a metterlo al sicuro dalla bancarotta e anzi lo costrinsero ad arrotondare come manovale e falegname. Fu 'col martello in mano' però che attirò l'attenzione di Fred Roos, casting director che lo segnalò a Lucas per il suo American Graffiti. Il resto, è storia.



DAISY RIDLEY
Sempre parlando di Star Wars - in questo caso di Il risveglio della Forza - è più unico che raro il caso della ventiquattrenne interprete della eroica Rey, che conquistò tutti recitando (al provino, ovvio) in lacrime mentre Kylo Ren la torturava. Anche perché prima di quello aveva all'attivo ben poco, se si escludono delle comparsate nel video di "Lights On" di Wiley e in programmi televisivi britannici come Youngers, Testimoni silenziosi, Mr Selfridge e Casualty.



CHRISTOPHER REEVE
In barba ai vari James Caan, Paul Newman o Arnold Schwarzenegger (allora semisconosciuto bodybuilder) i produttori del Superman di Richard Donner, Ilya e Alexander Salkind, misero gli occhi su un giovane attore della Julliard di New York che aveva lavorato con Katherine Hepburn. Convincendosi prova dopo prova (prova costume compresa).



GABOUREY SIDIBE
Nel 2009 Lee Daniels decise di portare sul grande schermo il Push - La storia di Precious Jones (1996) di Sapphire, nel quale la poetessa (al secolo Ramona Lofton) racconta la drammatica storia della piccola protagonista. Per la quale il regista volle espressamente un volto nuovo, privo di esperienza. Finendo con lo scegliere la Sidibe, all'epoca una semplice studentessa alla quale degli amici avevano detto dell'audizione e che la spuntò sulle circa 400 contendenti.



HUGH JACKMAN
C'è vita prima degli X-Men, e lo conferma l'esperienza del nostro Wolverine che prima del 2000 era noto soprattutto per i suoi ruoli sui palcoscenici australiani, in musical come Oklahoma! o Sunset Blvd, o in televisione. Almeno fino a quando non lo raccomandarono per lo screen test di un film di supereroi e non scelse di ignorare il consiglio della moglie di non parteciparvi.



HENRY THOMAS
La ricerca di Steven Spielberg di uno sconosciuto attore bambino per il suo film su "un ragazzo e il suo alieno" rese immortale il piccolo Henry, che fino ad allora aveva lavorato solo nel Lontano dal passato (1981) di Jack Fisk, al fianco di Sissy Spacek. Anche qui il provino fu particolarmente toccante, soprattutto per le sincere lacrime del giovane attore, che aveva 'usato' le emozioni provate alla morte del porprio cane.



DANIEL RADCLIFFE
L'Harry Potter cinematografico aveva solo 11 anni quando venne notato dal producer David Heyman, probabilmente grazie alle poche produzioni televisive britanniche alle quali aveva partecipato. Ma ci vollero diversi incontri, nell'arco di circa otto mesi, per arrivare all'ultimo step e convincere Chris Columbus, che volle esaminarlo in più scene tratte da diverse avventure del maghetto (ottenendo così la definitiva approvazione della Rowling).



KATE WINSLET
Nel 1996 l'attrice britannica aveva già avuto una nomination all'Oscar per Ragione e sentimento, eppure per quanto talentosa e apprezzata non fu facile conquistare il ruolo di Rose in Titanic, e la fama internazionale. James Cameron puntava a una attrice maggiormente conosciuta, anche negli States, come Winona Ryder, Claire Daines o Gwyneth Paltrow, ma la sua audizione - al fianco di Jeremy Sisto - fu talmente impressionante che le conquistò un definitivo provino, insieme a DiCaprio, con il quale la chimica fu tale da fugare ogni dubbio.