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Gary Oldman scrive una lettera di scuse dopo i commenti nell'intervista a Playboy

L'attore si scusa con la comunità ebraica. Ecco il testo integrale della lettera. (UPDATE) Adesso anche in video

26.06.2014 - Autore: P.F.
AGGIORNAMENTO: Ieri sera Gary Oldman è stato ospite al Jimmy Kimmel Live e si è scusato ancora una volta, dicendo: "Sono uno st***zo. Sono un personaggio pubblico e dovrei servire da esempio e ispirazione. Oggi ho cinquantasei anni, avrei dovuto capirlo. Vorrei estendere le mie scuse, il mio amore e i miei auguri ai miei fan". 

A quel punto Kimmel ha scherzato dicendo: "Sei un grande attore e dunque non possiamo fidarci di tutto quello che dici!". 

Ecco il video dello show



A seguire l'articolo originale con la lettera di scuse di Oldman:

Sono passate appena ventiquattro ore dalla pubblicazione delle dichiarazioni rilasciate da Gary Oldman alla rivista Playboy. Un discorso incentrato in difesa di Mel Gibson e Alec Baldwin (verso le loro celebri sfuriate del passato) e sull'ipocrisia di Hollywood definito “un posto in mano agli ebrei”. 
 
Dichiarazioni analizzate e rilanciate da migliaia di blog in giro per la rete, finché in poche ore la Anti-Defamation League ha rimproverato l'attore perché i suoi commenti sono "causa dell'incremento di stanchi fuochi anti-semiti”. La ADL sostiene che Oldman sia stato anche lui trascinato “nella visione distorta e prevenuta che Mel Gibson ha del mondo”. 
 
Adesso Oldman ha tempestivamente scritto una lettera di scuse all'ADL di cui riportiamo il testo a seguire:
 
"Gentili signori della ADL, 
 
Sono profondamente rammaricato che i commenti che ho rilasciato nella mia intervista a Playboy siano stati offensivi verso molti appartenenti alla comunità ebraica. Una volta che io stesso ho letto i miei commenti in forma scritta, ho capito quanto insensibili possano essere e quanto possano contribuire allo sviluppo di nuovi falsi stereotipi. Tutto ciò che contribuisce a nutrire questo cliché è inaccettabile, incluse le mie parole al riguardo.

Se durante l'intervista mi avessero chiesto di sviluppare la mia risposta, avrei precisato di aver appena completato la lettura del bellissimo libro di Neal Gabler incentrato sugli ebrei e Hollywood: "An Empire of Their Own: How the Jews invented Hollywood" (Un impero tutto loro: ecco come gli ebrei hanno inventato Hollywood). Il fatto è che questo nostro business, e per la precisione la mia carriera, ha un enorme debito verso il loro contributo. 
 
Spero che capirete che questa lettera di scuse è sentita e sincera e che ho un'affinità personale per gli ebrei in generale, e per quelli che sono nella mia vita. Il popolo ebraico, oppresso durante le epoche, è il primo ad ascoltare la voce di Dio, dunque di sicuro sono loro i prescelti. 
 
Mi piacerebbe concludere con “Shalom Aleichem” - ma considerate le circostanze, forse oggi ho perso il diritto di usare quella frase. Quindi auguro la pace a tutti voi. 
 
Gary Oldman". 

 
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