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Futurama

Continuano le avventure di "Futurama", l'ultima opera di Matt Groening in onda su Italia 1 dal lunedì al venerdì alle 14.35.

Futurama

14.03.2003 - Autore: Francesca Fornario
Per ”Futurama”, l’ultima opera di Matt Groening già vista su Italia 1 e della quale è appena uscita la versione Dvd distribuita dalla Fox, si può tentare una definizione: la prima sit-com animata ambientata nello spazio.   Ma facciamo un passo indietro. Groening è colui che con i gialli di Springfield ha sconquassato le regole dell’animazione in tv. Mentre tutti erano intenti a filosofare sul 3D, gli effetti speciali, la regia quasi cinematografica di alcuni anime e tutto quello che avrebbe soppiantato l’animazione in 2D, i ”Simpson” sono approdati in tv in prima serata - si dice per primi ma non è vero, ci furono già i ”Jefferson” e prima ancora i ”Flinstones”, ma in tempi assai remoti - conquistando il pubblico di tutte le età con il loro tratto volutamente ingenuo e sgraziato, quasi naif, e una robusta dose di scambi verbali brillanti, ironici, politicamente scorretti, vicini più al linguaggio di alcuni telefilm che alla povertà linguistica del cartoon.   I critici, chiamati a versare fiumi di inchiostro sul nuovo fenomeno, si sono affrettati a trovare una definizione, così si è parlato di ”sit-com animata”. L’ambientazione ricalcava un modello arcinoto, quello della famiglia americana raccolta nel tinello. L’umorismo di Groening era di parecchio superiore a quello di qualunque ”Arnold”, tanto che non c’era il minimo bisogno di ricorrere alle risate registrate perché arrivavano copiose da sole, ma il parallelo calzava.   Con ”Futurama”, Groening si è spinto molto oltre, trasferendo l’ironia dei gialli nello spazio e parodiando con l’occasione tutto il cinema di genere da Kubrick a ”Star Trek”.   L’adolescente Fry, un Burt cresciuto di poco, consegna pizze a domicilio. La volta che si trova a portare una pizza in un laboratorio sinistro finisce accidentalmente ibernato e si risveglia negli anni tremila. Trova lavoro presso un suo pronipote, l’anziano professor Farnsworth, accademico dell’Università di Marte e decano dell’Accademia degli Inventori.   Sfortunatamente, Farnsworth è talmente vecchio che spesso si dimentica quello che ha inventato. Il professore è anche titolare di una ditta di trasporti intergalattici, la ”Planet Express”, rimasta senza equipaggio da quando una gigantesca vespa spaziale se lo è mangiato. Al fianco di Fry c’è la bella Leela, affascinante aliena con un occhio solo, e il robot degenerato Bender, quello che tutte le volte che viene mollato a terra si sfoga dicendosi pronto a costruirsi un’astronave tutta sua ”Con le donnine, gli alcolici e la roulette...”.   Il gusto ineffabile di Groening per il paradosso si sfoga soprattutto sul personaggio del robot cialtrone - quello che eredita i tratti di Homer - che all’inizio è programmato per impiantare ”cabine per il suicidio”. Quando scopre in cosa consiste effettivamente il suo lavoro Bender decide ...di suicidarsi. Ma entrato in una cabina ci trova Fry, convinto di trovarsi in una cabina telefonica. Bender lo avvisa del pericolo, i due diventano amici. Tuttavia per evitare che gli altri pensino che stanno insieme, Bender mette le mani avanti suggerendo a Fry di dire a tutti che è il suo programmatore.   Quanto a Leela, era anche lei stanca del proprio lavoro che consisteva nel distribuire all’umanità intergalattica i chip che programmavano ognuno a svolgere una data professione. Portando un po’ di sana anarchia nel futuro iperprogrammato, Fry convince i due amici a cambiare lavoro e ad entrare a fare parte dell’equipaggio.   L’ambientazione apparentemente così distante dal nostro momento storico e dal contesto della società americana non distoglie Groening dall’intento dissacratorio delle schizofrenie del mondo occidentale. Esempio: se una formazione aliena decide di attaccare il pianeta lo fa perché il comandante degli invasori vuole sapere a tutti i costi come va a finire una certa serie televisiva sospesa dall’emittente. Ancora, il gigantesco meteorite che minaccia il pianeta avvicinandosi a tutta velocità si rivela essere un’enorme palla di spazzatura lanciata in orbita alla fine del ventesimo secolo, mentre nella puntata ”Un viaggio infernale”, come già avvenne in un episodio dei Simpson, Groening irride la religione a buon mercato di certe sette e la credulità degli americani che aderiscono alla ”new-faith” sborsando in genere copiose quantità di denaro.   Dopo il concerto dei Beastie Boys Heads al Madison Cube Garden, Bender si sente male. La sua vita comincia velocemente a sfiorire finché non trova la salvezza al tempio della Robologia. Abbracciato il nuovo credo, Bender comincia inaspettatamente a comportarsi in modo educato, al punto da irritare i suoi amici i quali lo supplicano di riprendere i suoi vecchi vizi.
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