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Fra i progetti incompiuti di Stanley Kubrick anche un film per bambini

Lo rivela il suo assistente e amico di lunga data Emilio D'Alessandro: Kubrick progettava un adattamento di Pinocchio e un film sulla battaglia di Montecassino

Stanley Kubrick

31.05.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Poco prima di morire, Stanley Kubrick stava pianificando di realizzare un adattamento di Pinocchio e un film sulla battaglia di Montecassino della Seconda Guerra Mondiale. A rivelarlo è Emilio D'Alessandro, assistente personale e amico di Kubrick per oltre trent'anni, nel corso di un'intervista a The Guardian. La storia di D'Alessandro, originario di Cassino, è stata immortalata nel documentario di Alex Infascelli S is for Stanley (candidato ai Globi d'Oro) e raccontata dallo stesso D'Alessandro nella sua autobiografia, “Stanley Kubrick e me”, scritta insieme a Filippo Ulivieri. L'intervista si è svolta proprio in occasione dell'uscita in lingua inglese del libro.

Stando a D'Alessandro, “Stanley era interessato a fare Pinocchio. Mi mandò a comprare libri italiani su di lui”. “Voleva farlo a modo suo perché di film ne erano già stati fatti tanti. Voleva fare qualcosa di veramente grosso. Diceva: 'Sarebbe bello se potessi far ridere e rendere felici i bambini realizzando questo Pinocchio'". Un lato inedito di un regista considerato spesso freddo e intellettuale, ma d'altro canto, come spiega D'Alessandro, Kubrick adorava la sua famiglia e intendeva realizzare un film che i suoi nipoti potessero apprezzare. D'Alessandro sottolinea che si trattava di un progetto totalmente separato da A.I., il film poi diretto da Steven Spielberg e incentrato sulle avventure di un “Pinocchio robot”.

A proposito del progetto su Montecassino, D'Alessandro ricorda: “Stanley disse che sarebbe stato interessante da realizzare. Mi chiese di recuperare alcune cose, come ritagli di giornale, e scoprire la distanza dall'aeroporto e dalla stazione dei treni. Aveva un amico che durante la guerra aveva bombardato Cassino... Ricordare quei giorni è orribile. Tutto venne completamente distrutto”. Ulivieri, co-autore di “Stanley Kubrick e me”, spiega: “Kubrick voleva sapere tutto sui bombardamenti, la distruzione della casa di famiglia di Emilio, la cioccolata che ricevette dai soldati americani. Trovò anche un aeroporto abbandonato vicino a Cassino e chiese a Emilio aiuto per l'alloggio, probabilmente di cast e troupe”.

Per il regista sarebbe stato una sorta di sequel tematico di Orizzonti di gloria, il classico con Kirk Douglas ambientato durante la Prima Guerra Mondiale. A quanto pare, Kubrick già pensava a entrambi i progetti mentre terminava la lavorazione di Eyes Wide Shut nel 1999. Purtroppo quello sarebbe stato il suo ultimo film.