Un primo atto che toglie il fiato, una sequenza da destinare immediatamente agli annali del cinema e che sicuramente verrà studiata per anni a venire nelle università. Così si apre Flight, ultimo lungometraggio di Robert Zemeckis che ne segna anche il ritorno al live action dopo una decade passata a sperimentare con la tecnologia motion capture. Whip Whitaker (Denzel Washington) è un pilota di linea ormai veterano, ma ha un grosso problema: la dipendenza dall'alcol. Nel corso di una scena in grado di tenere gli spettatori incollati alle poltrone, Whip riesce ugualmente a salvare il proprio aereo da un disastro immane che ne avrebbe decimato i passeggeri. Grazie a lui e ad una manovra azzardata, invece, i morti si contano sulle dita di una mano. Il problema, però, è che il pilota era ubriaco e fatto di cocaina al momento dell'incidente. Da qui parte un'indagine raccontata in parallelo con la sfida di un uomo che cerca di lasciarsi alle spalle la dipendenza.
Flight è proprio questo: un film sulle dipendenze, e non a caso la vicenda personale di Whip si intreccia con quella di Nicole (Kelly Reilly), una tossica che, come lui, sta tentando di cambiare. Il loro rapporto, nato per caso tra i corridoi di un ospedale, potrebbe essere l'unica cosa a tenerli vivi e ad aiutarli a fare un passo così difficile. Il film, il cui titolo significa “volo”, inteso anche in senso metaforico, cambia totalmente registro quando si passa al secondo atto, diventando più intimo e drammatico. Eppure, Zemeckis riesce a mantenere lo stesso impatto psicologico dell'incidente aereo: è impossibile, infatti, non rimanere schiacciati e affascinati allo stesso tempo da una storia di riscatto raccontata così bene, con tanta maestria e la voglia di non sottostare rigidamente alle regole della sceneggiatura hollywoodiana.
E poi c'è Denzel Washington: non stupirebbe vederlo salire ancora una volta sul palco del Kodak Theatre il 24 febbraio, per ritirare il suo terzo Oscar (dopo quello da non protagonista per Glory – Uomini di gloria, e quello da protagonista per Training Day). La sua performance comanda attenzione dal primo all'ultimo fotogramma, e anche nel punto di rottura non cede ai facili sentimentalismi, mantenendo una coerenza e una forza espressiva senza pari. La forza di un grande attore, diretto da un grande regista. Da questo nasce un film indimenticabile.
Flight è distribuito in Italia da Universal Pictures.


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Flight - La recensione
Robert Zemeckis e Denzel Washington per un film indimenticabile sulle dipendenze

24.01.2013 - Autore: Marco Triolo