
Flight - Il trailer
Meglio non sottovalutare il ritorno di Robert Zemeckis al cinema in live action, da cui mancava dai tempi di Cast Away, quindi dodici anni. A un primo approccio Flight può non sembrare un film totalmente riuscito, lo si potrebbe classificare come uno Zemeckis minore. Il fatto è che però rimane in testa una volta lasciata la sala, e non vuole andarsene. Alcune piccole ma significative trovate di regia, la sceneggiatura asciutta e molto ben scandita di John Gatins, le interpretazioni solidissime di Denzel Washington e Kelly Reilly (stupenda una scena con loro e James Badge Dale sulle scale di un pianerottolo d’ospedale), un Jonh Goodman che con due scene lascia il segno, come sempre d’altronde. Flight è un film che ti fa riflettere, che pone interrogativi interessanti, che non vuole essere spettacolare ma invece il più realistico possibile sulla dipendenza e i suoi effetti non solo sugli alcolizzati, ma anche su chi gli sta intorno.
Se dovessimo scegliere comunque le cose migliori di quest’ultimo lavoro del regista ne prenderemmo sicuramente due: la scena del prefinale ambienta nell’albergo, esilarante, anarchica, poderosa. E Melissa Leo, che con una sola sequenza costruisce un personaggio di incredibile incisività e allo stesso tempo umanità. Ma come ha fatto? Il duetto che si riserva a distanza con Denzel Washington è da antologia, entrambi meriterebbero di competere come protagonisti all’imminente stagione dei premi.

Washington e Kelly Reilly in una scena del film
Il consiglio quando vedrete Flight è di non bollarlo troppo in fretta ma lasciare sospeso giudizio per qualche giorno. E’ un lungometraggio a suo modo coraggioso, agile, incisivo. Robert Zemeckis è tornato, forse per una via che non ci aspettavamo e ci ha sorpreso. Ma è tornato, e questo conta più di tutto.
Flight, in uscita il 24 gennaio 2013, è distribuito dalla Universal Pictures.