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Farrell l'irlandese

Colin Farrell, l'irlandese per eccellenza, è Alessandro Magno, il macedone per eccellenza. Gli esordi, il decollo e la carriera di un attore molto turbolento.

Colin Farrell

12.04.2007 - Autore: Giulia Villoresi
Irlandese fino al midollo, ombroso, volubile, un po' alcolizzato, bellissimo. People Magazine l'ha dichiarato uno dei cinquanta uomini più belli del 2003. Così Colin Farrell ha conquistato Hollywood, anche se da Dublino non si è praticamente mai mosso.
Suo padre, Eamonn Farrell, era un noto calciatore del Shamrock Rovere (una delle più note squadre irlandesi) e negli anni Sessanta era un vero e proprio mito. Il sogno del figlio Colin era di diventare grande quanto lui, ma il ragazzo turbolento, inadatto alla disciplina, espulso da diverse scuole, ha visto la sua vita sottostare a una passione del tutto inaspettata: il cinema.
Nel 1996 si diploma alla Gaiety School of Drama di Dublino e appena uscito ottiene una parte nel serial TV "Ballykissangel" interpretando per due anni il personaggio di Danny Byrne. Il debutto è fulminante: la prima apparizione sul grande schermo è nel 1997, con "Drinking Crude" di Owen McPolin. Dopo nemmeno due anni viene scelto da Tim Roth, al suo debutto da regista, nel film "The War Zone".
Nel frattempo Kevin Spacey lo nota e lo propone al regista Thaddeus O' Sullivan per "Un perfetto Criminale". Nel 2000 sarà Roland Buzz, protagonista della personale rilettura del dramma del Vietnam del regista Joel Shumacher. Il film è "Tigerland" e procurerà a Farrell il premio come miglior attore da parte della Boston Society of Film Critics. Da quel momento la sua carriera decolla.
Dal 2000 al 2004 partecipa almeno a cinque megaproduzioni hollywoodiane: "Sotto corte marziale" di Gregory Hoblit, "Minority Report" di Steven Spielberg, "La regola del sospetto" di Roger Donaldson, "S.W.A.T." di Clarck Johnson. Degno di nota è il thriller claustrofobico "In linea con l'assassino", sempre di Joel Shumacher, in cui Farrell recita quasi interamente in una cabina telefonica.
Tra poco sarà in tutte le sale con uno dei kolossal più attesi del nuovo anno: "Alexander" di Oliver Stone. Colin Farrel, che per l'occasione si è fatto biondo con il dispiacere e il disappunto di alcuni fans, è Alessandro Magno, Re della Macedonia, che riuscì in brevissimo tempo a conquistare gran parte del mondo allora conosciuto. Angelina Jolie sarà Olimpia, madre di Alessandro, sebbene l'attrice, a dire di molti, non abbia esattamente l'aria di una mamma tradizionale.
Della sua vita privata non si sa molto. Nonostante la passione per il cinema, Farrell non ama le luci dei riflettori e si è aggiudicato così la fama del bello e maledetto. Nel luglio del 2001 ha sposato l'attrice Amelia Warner (Quills - La penna dello scandalo), celebrando le nozze su un'isola polinesiana al chiaro di luna. Ma l'idillio non dura, e nel novembre dello stesso anno arriva il fatidico divorzio. Successivamente si fidanza con la modella Kim Bordenave, che nel 2003 ha dato alla luce un bambino. Ma Colin non ha resistito nemmeno al legame di un figlio e da poco ha rotto con la compagna, abbandonando con lei anche il progetto di andare a vivere in una principesca villa di L.A. Continua a vivere, imperterrito e inavvicinabile, nel quartiere più Irish di Dublino
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