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EXCL - Tea Falco: "Ho pianto con Bertolucci"

Intervista esclusiva alla siciliana protagonista di "Io e te"

Tea Falco

04.06.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Uno dei ricordi più interessanti dell'ultimo Festival di Cannes è l’accento siciliano di Tea Falco nel notevole “Io e te”. Inevitabile, però, sfuggire all’incasellamento dei media che la hanno già battezzata come “la nuova musa di Bernardo Bertolucci”. Dunque un altro tassello fondamentale che affianca, tra le altre, Maria Schneider, Debra Winger, Liv Tyler, Thandie Newton ed Eva Green. “La prima volta che ho incontrato Tea le ho chiesto: ‘A cosa pensi?’"- ha raccontato Bertolucci - Lei mi ha risposto: ‘Che sarebbe bellissimo non avere alcun punto di vista. In questo modo non litigheremmo’. Ho capito che avevo davanti una persona speciale, e ho deciso di mettere questa frase nel mio film”.

Tea Falco intervista Bernardo Bertolucci Io e te festival di Cannes
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“Non mi fai la domanda sulla Sicilia?” – mi chiede l’attrice nel momento in cui le rivelo di avere le sue stesse origini. “Sono siciliana, e se il cinema fosse stato in Sicilia, sarei rimasta lì .Vivo a Roma ma non mi sono ancora ambientata. Cerco di tornare a casa ogni estate. Non posso fare a meno di notare quanto Roma sia una città individualista”. Sullo schermo la ventiseienne Falco interpreta la sorellastra del protagonista che arriva nel momento in cui quello decide di chiudersi in uno scantinato per una settimana, all’insaputa dei genitori. Sarà  lei ad aiutarlo a risvegliare una parte di se stesso incatenata nel profondo del subconscio. Lui, invece, proverà a farle combattere la tossicodipendenza.

A Cannes la critica ha apprezzato il film: secondo alcuni si tratta di un passo avanti rispetto al troppo carico “The Dreamers”, secondo altri “Io e te” è un po’ la summa del cinema di Bertolucci. Quando incontro l’attrice sulla Croisette le chiedo:

Tea, quanto è stata dura lasciare il set di Bernardo dopo l’ultimo ciak?

È stato un distacco traumatico. Ho avuto la sensazione che tutto fosse finito di punto in bianco. Ricordo l’ultimo giorno sul set della cantina, prima di girare gli esterni. Usciti da quel set è stato come uscire "all’avanscoperta della vita". Per me finire le riprese è stato come un abbandono nel vero senso della parola. Ricordo l’ultimo giorno sul set: io e Bernardo abbiamo pianto insieme in cantina.

Tea Falco intervista Bernardo Bertolucci Io e te festival di Cannes

Durante le riprese hai aiutato Bernardo a capire meglio i giovani di oggi?

Non ce n’è stato bisogno: Bernardo è come un bambino e i bambini sanno fare tutto. Quasi avesse in sé tutte le facoltà e le esperienze di un essere umano. Ogni punto di vista. Quello che ha fatto con me e Jacopo è stato prendere delle sfaccettature che riguardavano la nostra vita. Di Jacopo ha preso il suo vissuto, di me ha preso la parte artistica.

A proposito di questa parte artistica: stai già pensando a come equilibrare il cinema e i tuoi lavori da fotografa?
Diciamo che d’ora in poi sia l’arte che la recitazione andranno di pari passo. In fondo si tratta delle stesse direzioni. Quelle che ti portano a scoprire te stesso e il mondo. Io cerco di vivere tutto come un gioco serio. Non c’è niente di difficile dunque. Ed è bellissimo.

Tea Falco intervista Bernardo Bertolucci Io e te festival di Cannes

Tornando a “Io e te”, sei riuscita a tenerti il guardaroba “spaziale” del tuo personaggio?
Assolutamente sì. Tornando al discorso dell’abbandono: il mio personaggio a un certo punto ha una crisi d’astinenza e vomita. Si vede che una delle scarpe è macchiata. Ad oggi ho ancora quelle scarpe e sono ancora sporche.

"Io e te", in uscita il 26 ottobre, è distribuito da Medusa Film

Per saperne di più su Tea Falco, visitate il suo sito ufficiale.