La trama ruota intorno a Elisa e Santiago (Dolores Fonzi e Leonardo Sbaraglia), giovane coppia con figlia piccola che si trasferisce da Buenos Aires alla campagna, per iniziare una nuova vita in una villetta da poco acquistata. Ma quando arrivano sul posto, iniziano le tensioni tra Elisa, che si rende conto di non volere un cambiamento così drastico nella sua vita e inizia a odiare la casa, i suoi inquietanti rumori e la vicina un po' invadente, e Santiago, che invece è entusiasta e non riesce a capire gli sbalzi di umore della moglie.
El campo è, come detto, principalmente un dramma sulla disgregazione di una famiglia e sul crollo psicologico di una donna. Ma è girato come fosse un thriller, con ambientazioni inquietanti, a volte claustrofobiche e a volte spaventose nel loro silenzio e isolamento, rapporti umani faticosi e opprimenti e un occhio al sonoro da vero horror, tra gli scricchiolii della vecchia casa e lo scoppiettio della legna nel fuoco. A volte sembra quasi che si stia per virare sulla ghost story, ma il film si mantiene sempre saldo nei binari del realismo.
Eppure, nonostante la messa in scena affascinante, El campo non convince fino in fondo. Il gioco diventa presto puro esercizio di stile, non ci si riesce ad affezionare ai protagonisti e non c'è un vero arco di maturazione della relazione, né in positivo né in negativo. La risoluzione è brusca, un anti-climax che lascia freddi e stenta a fornire il senso dell'operazione. Rimangono delle performance di buon livello e una discreta atmosfera nella prima parte, ma non è abbastanza perché il film lasci il segno.
In uscita il 31 agosto, El campo è distribuito in Italia da Cinecittà Luce.
