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E' davvero una Beautiful mind?

Il giornalista Matt Drudge sostiene di aver intervistato almeno tre rappresentanti dell'Academy che negheranno il loro voto a questo film per il sospetto di antisemitismo.

A Beautiful mind

20.03.2002 - Autore: Luisa Manenti
Los Angeles. È solo leggenda hollywoodiana la telefonata che lo stesso C.E.O. della Miramax H. Weinstein avrebbe fatto per negare di essere tra gli orchestratori della campagna stampa contro A Beautiful Mind, film candidato allOscar che fino a pochi giorni fa sembrava avere ottime possibilità di successo? E quale ufficio avrebbe chiamato? Quello del suo equivalente S. Snider, chairman della Universal Pictures, che ora teme di vedersi sfuggire di mano la preziosa statuetta e il giro di miliardi che si porta dietro. O quello del regista Ron Howard, neanche tanto sottilmente accusato, assieme allo sceneggiatore A. Goldsman, di aver falsificato la verità storica vuoi per personale insipienza vuoi per motivi di botteghino? O direttamente John Forbes Nasch, matematico e premio Nobel, le cui vicende personali sono oggi alla base della polemica? È successo infatti che con lavvicinarsi della consegna degli Oscar sono comparse su giornali e programmi televisivi domande inquietanti: perché nel film non si parla dellarresto di Nash per comportamento omosessuale (accusa poi lasciata cadere perché non sostenuta da prove); perché non si accenna al primo figlio illegittimo; perché si tace sul divorzio dalla moglie (la bella Alicia che nel film invece aiuta il marito a riemergere dalla schizofrenia); è vero che John Nash è stato un cattivo genitore e un antisemita? in un crescendo di accuse che svuotano di carisma il titolo stesso del film e insinuano che la Beautiful Mind di Russel Crowe mistifichi una mente perversa e tuttaltro che bella a cui non vale la pena dedicare un film tanto meno un Oscar. Fatto sta che il giornalista Matt Drudge nel suo sito di pettegolezzi internet sostiene di aver intervistato almeno tre rappresentanti dellAcademy che negheranno il loro voto a questo film per il sospetto di antisemitismo balenato nelle recenti polemiche, mentre il Los Angeles Times ritiene credibile che dietro a questa campagna di screditamenti ci siano sia la Miramax, e la 20 Century Fox, anchesse in competizione per i premi Oscar con i film In The Bedroom e Moulin Rouge. Nel frattempo lattacco ad un film si è trasformato nellattacco ad una famiglia che ha dovuto giustificare e difendere in televisione i suoi fatti più intimi: le allucinazioni che facevano credere allo scienziato di lavorare con gli extraterrestri, di essere un guerriero giapponese, Gesù Cristo o un profugo palestinese perseguitato dai giudei; la tenacia con cui Alicia è stata vicina al compagno nei 35 anni di schizofrenia nonostante il divorzio; la malattia mentale che ha colpito anche il figlio maggiore, per curare il quale ha accettato che la loro vita venisse portata sullo schermo. Sylvia Nasar, autrice dell accurata biografia a cui si è ispirato il film, profondamente disturbata dalle malignità con cui vengono usati frammenti di informazioni da lei raccolte, commenta: Nash è una beautiful mind perché è un grande scienziato e soprattutto una bella persona.  
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