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Darth Vader vs Frodo

Nello spazio dedicato alle nostre personali 'tenzoni' cinematografiche non poteva mancare quella che negli ultimi anni ha più segnato l'immaginario collettivo: "Guerre stellari" contro "Il signore degli anelli".

Star Wars Vs Il Signore degli Anelli

26.03.2008 - Autore: Adriano Ercolani
Nello spazio dedicato alle nostre personali ”tenzoni” cinematografiche non poteva di certo mancare quella che negli ultimi anni ha più segnato l’immaginario collettivo, soprattutto il grande popolo dei fan delle due ormai leggendarie saghe cinematografiche: stiamo parlando ovviamente di “Guerre stellari” (Star Wars, 1977) contro “Il signore degli anelli” (Lord of the Rings, 2001).

Almeno per quanto riguarda il numero delle pellicole il confronto è impari, in quanto alla trilogia di Peter Jackson si contrappongono ben sei film, che coprono un arco temporale che va dal lontano 1977, data di uscita del primo episodio “La nuova speranza”, al 2005, e cioè quanto è uscito “La vendetta dei Sith” (Star Wars Episode III – Revenge of the Sith, 2005).

Partiamo subito con l’affermare la nostra personale preferenza, che va senz’ombra di dubbio alle opere dirette da Peter Jackson, non fosse altro per un motivo preciso: l’estrema coerenza con cui la trilogia de “Il signore degli anelli” è stato ideato, progettato, e quindi realizzato.
L’aver girato i tre lungometraggi insieme ha regalato all’operazione una coerenza estetica di proporzioni inusitate, un qualcosa che in produzioni di simile portata a nostro avviso non era stata mai vista in precedenza.
Il risultato artistico possiede un equilibrio narrativo ed una potenza spettacolare che alla saga di Lucas decisamente manca, anche alla prima trilogia, che è enormemente superiore a quella iniziata nel 1999 con “La minaccia fantasma”  (Star Wars Episodi I –The Phantom Menace, 1999). Anche se sotto lo strettissimo controllo di Lucas, i due capitoli successivi a “La nuova speranza” sono stati diretti da altri registi, e questa mancanza di un tocco unico si avverte, soprattutto nel passaggio dal capostipite a “L’impero colpisce ancora” (The Empire Strikes Back, 1980), diretto dal tutto sommato dimenticabile Irvin Kershner.
Leggermente meglio è la questione de “Il ritorno dell Jedi” (The Return of the Jedi, 1983), che avendo il compito di chiudere la trilogia e quindi tute le storie aveva la possibilità di soddisfare maggiormente le richieste narrative del pubblico. La seconda trilogia, interamente diretta da Lucas, ha invece sofferto di due problemi che ne hanno minato fin dall’inizio la riuscita: il lavoro di investimento sugli effetti speciali digitali, che in molte occasioni hanno manifestato la loro precedente incompiutezza, e soprattutto la mancanza di un vero “antagonista” agli eroi della saga.
Fin quando infatti Anakin Skywalker non cede al lato oscuro della forza, il che avviene nella seconda parte de “La vendetta dei Sith”, la trilogia non trova la sua vera figura mitica, quella di Darth Vader.

Non è un caso se il livello cinematografico si innalza, ed in maniera vertiginosa, quando “Guerre stellari” si riappropria in un certo senso della sua figura più importante e leggendaria.
Tutti questi slittamenti estetici e queste scelte produttive no si avvertono ne “Il signore degli anelli” di Jackson, dove invece come detto ha prevalso alle pur presenti necessità commerciali la visione univoca e fortemente motivata di un autore con un’idea di cinema precisa e puntualmente esplicata.