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D-TOX

Metà giallo, metà action movie è un thriller ad alta tensione con un grande cast di vecchie stelle che però non soddisfa tutte le aspettative.

D-Tox

14.04.2003 - Autore: Leonardo Godano
Con Sylvester Stallone, Kris Kristofferson e Tom Berenger USA 2002 Regia Jim Gillespie   Perché i serial Killer se la prendono sempre con i poliziotti. E vero che nella mente malata di un assassino cè sempre il bisogno di esser ritenuti grandi per i propri delitti? Noi crediamo che il cinema abusi un po troppo di questo schema narrativo in gran parte incomprensibile. Ad eccezion fatta di quel gioiello di Seven anche questo D-tox si snoda in una irrefrenabile serie di delitti sotto il naso del super poliziotto (Sylvester Stallone) senza che poi venga alla luce un senso logico al percorso del film.   In \"D - Tox\" Sylvester Stallone interpreta Jake Malloy, un agente del Fbi che sta dando la caccia ad un serial killer che uccide brutalmente gli agenti di polizia amici di Malloy. Jake crollerà quando il folle assassino se la prenderà anche con la futura moglie dellagente Malloy. Sconvolto dalla brutale morte della sua fidanzata Jake diventa un alcolizzato. Viene perciò condotto in un centro di disintossicazione completamente isolato in lande fredde e desolate del Wyoming, per essere sottoposto insieme ad altri nove poliziotti ad una terapia di recupero. Privati di ogni tipo di difesa e di confort i poliziotti inizieranno a tirar fuori tutti i loro problemi e le loro debolezze. Ma quando una violenta tempesta di neve isola la clinica dal resto del mondo, uno ad uno i pazienti iniziano a venire uccisi e il rifugio terapeutico si trasforma presto in una prigione da incubo.   Metà giallo, metà action movie, \"D - Tox\" è un thriller ad alta tensione con un grande cast di vecchie stelle (Kris Kristofferson, Tom Berenger e Jeffrey Wright) che però non soddisfa tutte le aspettative. Ci sono troppi personaggi stereotipati, la storia non convince molto nei suoi passaggi e il personaggio di Stallone sembra non evolversi nel corso delle sue tragiche esperienze.   Lunica nota interessante è la clinica immersa nelle nevi dello Wyoming che ha un aspetto inquietante e claustrofobico perfetto per quello che il regista e lo sceneggiatore volevano raccontare peccato che poi la storia si snoda solo attraverso corpi giustiziati e rancori personali quanto mai banali.