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Cuarón a Venezia. Gravity apre la 70. Mostra

Il regista messicano torna sul Lido per presentare il suo film più personale, un’epopea fantascientifica dalle presenze importanti.

Gravity

03.07.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Il tappeto rosso già li aspetta, sono George Clooney – di casa da queste parti (anche senza la sua ex Elisabetta) – e Sandra Bullock gli interpreti di Gravity, i due astronauti bloccati in una stazione spaziale danneggiata e costretti a un disperato tentativo di sopravvivenza.

Sarà la loro storia ad aprire la 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il 28 agosto, e ad accendere i riflettori su una edizione molto importante della kermesse. Per la situazione culturale e cinematografica del nostro Paese, per le polemiche sul Festival in sé e per la necessità di un rilancio di una manifestazione che negli ultimi anni ha vissuto qualche difficoltà.

Una Prima Mondiale in 3D (anche se non originario) è quella che ci voleva; in questo senso il ‘vecchio amico’ Alfonso Cuarón renderà un ottimo servigio al Festival di Venezia con uno dei suoi film più importanti e probabilmente sentiti.
A distanza di dodici anni da quel Y tu mamá también (2001) che – vincitore del Premio Osella per la miglior sceneggiatura – lo lanciò verso quel celebre terzo capitolo di Harry Potter (‘e il prigioniero di Azkaban’), e a sette dal suo ultimo film I figli degli Uomini (Osella per la miglior fotografia), il regista messicano porta al Lido un film che ha diretto, co-prodotto, co-montato e co-sceneggiato (con il proprio figlio Jonás, il cui film di esordio venne presentato nel 2007 alla Settimana Internazionale della Critica).

Un thriller ambientato nello spazio profondo, nel quale la dottoressa Ryan Stone, ingegnere medico alla sua prima missione spaziale, comandata dall’astronauta veterano Matt Kowalsky, al suo ultimo volo prima del ritiro, si trova a fronteggiare una situazione imprevista. Durante una passeggiata spaziale di routine, un incidente li sorprende. La nave è distrutta, lasciando la Stone e Kowalsky completamente soli, legati a nulla se non l’uno all’altra, vorticando nell’oscurità. L’assordante silenzio fa capire che hanno perso ogni contatto con la terra e ogni possibilità di salvezza. La sola via che resta è spingersi oltre, nel terrificante infinito dello spazio.

Il film verrà presentato come Fuori Concorso e verrà poi distribuito internazionalmente a partire dal 4 ottobre dalla Warner Bros., che ha accettato la produzione del film dopo l’iniziale tentativo con la Universal (ma anche Clooney è una ‘seconda scelta’, arrivato dopo l’abbandono di Robert Downey Jr.).